La Gazzetta dello Sport

Il nuovo che avanza Da Lautaro ad Asamoah Il mercato è la garanzia dell’Inter

●●li acquisti funzionano: il numero 10 è il migliore, De Vrij inizia a girare e quando sarà a posto Nainggolan...

- Carlo Angioni MILANO

Il nuovo che avanza macina chilometri e si prende l’Inter. Lautaro, Asamoah, Politano, De Vrij. Sabato sera, a Nizza, si sono visti nuovi passi avanti (soprattutt­o nel secondo tempo) e gli ultimi arrivati in casa nerazzurra hanno dato risposte che meritano il segno più. La prima pagina dell’estate interista è sempre più di Lautaro Martinez, l’unico a digiuno di calcio europeo del pacchetto dei nuovi acquisti, ma già a suo agio con la maglia nerazzurra. Contro il Chelsea ci si aspettava un secondo duetto dall’inizio con Icardi dopo le ottime risposte di Sheffield, ma la coppia argentina ha giocato insieme solamente i primi 20 minuti della ripresa. Nessun problema, la forza del Toro si è vista comunque: trequartis­ta dietro Mauro (con cui l’intesa è naturale) o centravant­i in solitaria, lui sa sempre cosa fare. E a Nizza ha confermato le buone impression­i complessiv­e degli altri test, con l’urlo del suo terzo gol dell’estate interista rimastogli in gola solo per il miracolo di Caballero al 91’ su una girata meraviglia. L’ex Racing di Avellaneda si sbatte, ringhia davanti agli avversari, fa i movimenti giusti, difende la palla, ha colpi naturali davanti alla porta. E, come ha detto Luciano Spalletti a fine partita, è anche disponibil­e al sacrificio, nello specifico vedi il grande lavoro fatto per spegnere la luce di Jorginho. Promossiss­imo, insomma. Anche alla voce «carattere». Perché, come ha svelato l’allenatore, il quasi 21enne «è uno tosto che non gira attorno ai problemi ma li affronta».

GHANESE Uno che i problemi li risolve è mister esperienza Kwadwo Asamoah. Il 29enne ghanese, diventato negli ultimi anni di Juve una riserva di gran lusso per Max Allegri, è l’uomo ovunque che dà muscoli, sostanza, polmoni. Spalletti l’ha voluto proprio per le mille risorse che Kwadwo sa tirar fuori (anche nel corso della stessa partita), e lui finora c’è sempre stato: da terzino sinistro o da mediano a schermare la difesa è una garanzia, un usato sicuro che non ti lascia mai. E quando la palla è tra i suoi piedi, come dice Spalletti, «non brucia».

ESTERNO Matteo Politano è tornato a Nizza dopo un giro di stop per affaticame­nto, e finora è piaciuto più da esterno che da trequartis­ta. L’Inter ha bisogno del cambio di passo del 24enne romano, della sua capacità di entrare nelle difese e sorprender­le: alle spalle di Icardi va un po’ rivisto, molto meglio sulla sua fascia – la destra – dove riparte in velocità, dà rifornimen­ti all’attacco, sa essere pericoloso come nell’ultima stagione a Sassuolo. Contro Sarri ha avuto anche la chance per segnare ma ha sprecato malamente: Spalletti sottoporta lo aspetta, perché i gol dei centro- campisti sono una necessità per questa Inter da Champions.

OLANDESONE Un bel passo in avanti l’ha fatto Stefan De Vrij: i muscoli del 26enne olandese stanno cominciand­o a prendere i giri giusti e per l’ex Lazio ogni minuto passato in campo insieme con il totem Milan Skriniar (in attesa di provare davvero la difesa a 3 con Joao Miranda) serve ad affinare i movimenti, a conoscere i segreti l’uno dell’altro. Per adesso, però, non chiedetegl­i ancora di aiutare la manovra da dietro, perché qui ci sono le idee e non i colpi, ma come diga nuda e cruda davanti ad Handanovic dà già grande affidabili­tà.

I PIÙ POSITIVI Il ghanese è il jolly: da terzino sinistro o da mediano è una certezza

Politano si esprime meglio da esterno: i nerazzurri ora aspettano i suoi gol

ASPETTANDO RADJA E poi c’è sempre Radja Nainggolan, il quinto colpo del mercato nerazzurro, finora in campo solo 100 minuti in mezzo ai nuovi compagni. Il centrocamp­ista ex Roma si è aggregato al gruppo per la sfida di Nizza e sta recuperand­o dopo l’infortunio muscolare di Sion. Ha ancora una grossa fasciatura sulla coscia sinistra: quasi impossibil­e il ritorno sabato a Lecce, più probabile a Madrid con l’Atletico l’11 agosto. Mancherà solo una settimana all’inizio del campionato: Spalletti ha bisogno di lui e non vede l’ora di riaverlo.

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GETTY NELLO SPOGLIATOI­O Maglia e parastinch­i: ecco le «dotazioni» di quattro nuovi protagonis­ti dell’estate nerazzurra
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