La Gazzetta dello Sport

Izzo si è già preso il Toro Con lui la difesa è blindata

I motivi dell’immediato ambientame­nto dell’ex genoano, che in granata ha rivisto molti vecchi amici, in campo e fuori

- Filippo Grimaldi

Iparticola­ri: a volte le grandi storie nascono dalle piccole cose. Una settimana dopo essere entrato in punta di piedi nel gruppo di Walter Mazzarri, Armando Izzo si è prodotto in ritiro in una fantastica gara di ballo latinoamer­icano con il suo amico ed ex compagno (nel Genoa) Tomas Rincon. Troppo grande la differenza fra El General — che musicalmen­te giocava in... casa: Izzo ci perdonerà — e la buona volontà del difensore, che comunque nella sfida non ha demeritato.

SCELTA OK L’episodio, all’apparenza da inserire nella normale dinamica dei ritiri estivi, aiuta invece a capire quanto immediato sia stato il feeling fra Izzo e il Torino. Un’intesa che, fatalmente, ha avuto positive ripercussi­oni anche sul campo, che ha fatto intendere al presidente Urbano Cairo e Mazzarri quanto felice fosse stata la loro scelta di puntare sull’ex genoano, pur a fronte di un investimen­to (10 milioni) non indifferen­te.

SEGRETI La scelta di Izzo di cominciare una nuova avventura — quinquenna­le con i granata nel pieno della carriera — ha fatto innanzitut­to felice il Genoa, che dopo averlo valorizzat­o vende uno dei suoi pezzi pregiati, incassa una cifra pesante dalla sua cessione e permette al giocatore di fare un ulteriore balzo in avanti. Con alcune certezze: nel Toro ha ritrovato innanzitut­to quel tecnico che nove anni fa, quando guidava il Napoli, portò Armando (all’epoca nella Primavera della squadra campana) nel calcio profession­istico. Un aneddoto ormai famoso (un paio di scarpe comprate a Izzo proprio dal tecnico) spiega quanto fosse solido già allora il legame fra i due. Ma non è tutto: Giuseppe Santoro, da quest’anno team manager granata, legatissim­o a Mazzarri e con un passato importante come scopritore di talenti, è l’uomo che per primo aveva intuito le potenziali­tà calcistich­e di Izzo, quando Armando era poco più di un bambino. Tanto basterebbe ad offrire oggi al difensore sufficient­i garanzie di avere fatto la scelta giusta. Ma poi c’è dell’altro: nel Toro ha ritrovato facce amiche (ed ex genoani come lui) quali Ansaldi, Iago Falque e, appunto, Rincon, che gli hanno reso ancora più agevole l’inseriment­o in gruppo.

APPLAUSI E poi c’è il campo: sabato sera, ad Alessandri­a, quando dopo un’ora di gioco Mazzarri lo ha sostituito con Bremer, gli oltre tremila tifosi granata venuti al «Moccagatta» per scoprire il nuovo Toro che sta nascendo gli hanno riservato un lunghissim­o applauso. Perché contro il Nizza, primo vero test impegnativ­o in questo precampion­ato, Izzo ha regalato solo certezze. Duttilità tattica, grande visione di gioco, implacabil­e in marcatura, anche contro un avversario come il Nizza, che non era venuto in Italia con lo spirito di una semplice sgambata estiva. Se un quinto circa dell’investimen­to globale del presidente granata sino ad oggi in questo mercato estivo è andato per il cartellino del difensore, non c’è dubbio che si sia trattato di un’operazione dal sicuro successo. Se il Toro sino ad oggi è stato un fortino inespugnab­ile per chiunque, buona parte del merito va proprio a una difesa che sarà pure in emergenza — il rientro di Lyanco è ancora lontano, Bonifazi è convalesce­nte dopo un intervento di ernia — ma sino ad oggi, grazie anche a un Izzo super, ha offerto solo grandi certezze.

CHI SI RIVEDE Il giocatore ha ritrovato il tecnico Mazzarri e il team manager Santoro

Insieme ad Ansaldi, Rincon e Iago Falque aveva giocato invece nel Genoa

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(a destra e, sotto, con Mazzarri), 26 anni, napoletano, difensore centrale alto un metro e 83, è uscito dal vivaio del Napoli, ha giocato un anno nella Triestina, tre nell’Avellino e nelle ultime 4 stagioni nel Genoa in Serie A, dove ha...
LAPRESSE ARMANDO IZZO (a destra e, sotto, con Mazzarri), 26 anni, napoletano, difensore centrale alto un metro e 83, è uscito dal vivaio del Napoli, ha giocato un anno nella Triestina, tre nell’Avellino e nelle ultime 4 stagioni nel Genoa in Serie A, dove ha...
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