Fiorentina di ferro grazie al progetto prevenzione
È la squadra che l’anno scorso ha avuto meno assenze. Il segreto sono le ultime novità scientifiche applicate al calcio
Idati elaborati dal professor Sassi sono chiari: la Fiorentina è fisicamente indistruttibile. Nel 2017-18 ha avuto pochissimi infortunati ed è prima anche nella classifica relativa alla potenzialità di presenze di tutta la rosa e il reale utilizzo: 95,8%. Il confronto con gli altri club regala un’indicazione curiosa: la Juve del 7° scudetto consecutivo ha avuto il maggior numero di assenze per infortunio. Alla Fiorentina. invece, Simeone ha svolto 213 allenamenti sui 213 previsti e disputato 38 gare. Mai un’assenza anche per Biraghi e Benassu. E nell’elenco dei calciatori con una struttura a prova di infortunio figurano anche Chiesa, Veretout e Pezzella.
IDRATAZIONE Il progetto è stato sviluppato nell’estate del 2017 da Luca Pengue, responsabile dell’area medica, e Stefano Pioli, capo dell’area tecnica. Insieme hanno spiegato ai giocatori quanto fosse importante trasferire le ultime novità scientifiche nel campo della prevenzione fisica legata al calcio nel lavoro quotidiano. Ogni atleta viene monitorato per 5 giorni alla settimana. Con esami e test che obbligano gli allievi di Pioli a «lavorare» due ore in più oltre alle sedute di campo. Nessuno può dribblarli. Tre volte l’anno volgono svolti test per la flessibilità articolare. Con un attenzione particolare a caviglie, anche e ginocchi. Dopo ogni allenamento viene effettuato un test per studiare la densità dei tessuti, il recupero aerobico e lo stato di idratazione. Per capire come e quanto sudano i giocatori c’è una fascia che regala dati precisi. Ogni atleta ha nello spogliatoio la dose d’acqua che deve bere per reidratare la muscolatura. Dopo ogni partita i viola usano sfiammare le gambe nel ghiaccio. Visto che in alcuni stadi non ci sono le piscine la società ha comprato una «piscina personale» che segue la squadra. L’altra area di lavoro è relativa all’alimentazione, con un’attenzione particolare alla qualità dei prodotti. Il menù è vario. C’è spazio anche per il sushi. Dopo la partita (entro la prima ora) vengono somministrati carboidrati. Pasta, pizza o riso.
SONNO Ogni mattina i giocatori devono comunicare allo staff medico come hanno riposato e se hanno mangiato qualcosa fuori menù. Le eccezioni coincidono con anniversari, compleanni, magari le feste dei bambini. Il monitoraggio però è assoluto. E i giocatori della Fiorentina lo hanno accettato perché questa metodologia allunga la loro vita sportiva. La «squadra» che protegge i muscoli viola è composta oltre che da Pengue, dai preparatori atletici Perondi e Osti, da 6 fisioterapisti (Misseri, Dainelli, Michelassi, Mazzei, Nannelli e Lonero), un nutrizionista (Petri) e un consulente ortopedico (Fofi). Con il professor Galanti a fare da supervisore.