La difesa Mercedes: «Seb non mi ha lasciato spazio»
Epensare che li chiamano «uomini di ghiaccio». Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen non hanno mostrato grande freddezza quest’anno. A Silverstone il finlandese della Ferrari aveva speronato Lewis Hamilton dopo tre curve, costringendolo a una pazzesca rimonta dall’ultimo posto. Ieri il connazionale della Mercedes ha rischiato di provocare un danno perfino peggiore urtando Sebastian Vettel, perché un ritiro del tedesco avrebbe lanciato Hamilton a +49 punti nel Mondiale. D’altra parte, Seb aveva a sua volta toccato Bottas al via del Paul Ricard, procurando guai soprattutto a se stesso. Ma cominciano a essere parecchi i conti in sospeso fra i piloti delle due squadre in lotta per il titolo.
GREGARIO Nella fattispecie Vettel ha giustificato Bottas, visto che quest’ultimo, al momento in cui il tedesco ha sferrato l’attacco, era in difficoltà con le gomme soft già usate da CAPO MERCEDES 50 giri ed è arrivato lungo in frenata, centrando la Ferrari con l’ala anteriore. Mentre Valtteri si discolpa dicendo che Vettel, durante il sorpasso all’esterno della curva 2, ha chiuso di colpo la traiettoria, sbarrandogli la strada: «Non mi ha lasciato abbastanza spazio». Anche Toto Wolff, il boss della Mercedes, assolve il finlandese: «Un normale incidente di gara. Semmai è potuto sembrare più ruvido il contatto con Ricciardo, ma era difficile per Valtteri restare in traiettoria. Peccato, perché aveva fatto una prestazione incredibile tenendo dietro Vettel fino a cinque giri dalla fine. Era stato un gregario perfetto per Lewis». Già, un «wingman». Definizione che a Bottas non è piaciuta.
VALTTERI È STATO PIÙ RUVIDO NELLO SCONTRO CON RICCIARDO
TOTO WOLFF