La Gazzetta dello Sport

Vallortiga­ra «BIO, LIBRI E AGOPUNTURA A SIENA SONO RINATA»

- L’INTERVISTA di ANDREA BUONGIOVAN­NI

UNA DOMENICA CON L’ALTISTA SALITA A 2.02 DOPO 8 ANNI BUI: «QUI NON SONO MOLTO APERTI, MA PER IL MIO CARATTERE È OK»

INVIATO A SIENA

Un’insalata croccante con vista Duomo per provare ad attenuare la calura estiva. Da lontano il suono dei tamburi dei contradaio­li. In Piazza del Campo i turisti a caccia di ombra. E, a un certo punto, un’intervista in diretta radiofonic­a insieme a Gimbo Tamberi. Metti una domenica con Elena Vallortiga­ra. A Siena, dall’ottobre 2016 città adottiva della ragazza che, dopo otto anni di tormenti e il 2.02 di Londra, ora dà del tu alle nuvole. La vicentina di Schio abita in un monolocale soppalcato di Bolgione, frazione a cinque minuti dalla stazione, circondata da vigneti. Vestitino cucito da mamma Lia, bianco come la sua Volkswagen a metano, ha alcuni riferiment­i: il campo scuola con pedana e palestrina, l’ospedale Le Scotte dove fare tirocinio in vista della laurea in Scienze e tecniche psicologic­he e una libreria dove ritirare, previa ordinazion­e, «La disputa felice: dissentire senza litigare sui social network, sui media e in pubblico», libro scritto da Bruno Mastroiann­i.

Le manca giusto l’accento per essere una senese completa?

«Nient’affatto. Son qui perché, dopo averle provate un po’ tutte, ho trovato in Stefano Giardi l’allenatore che ha saputo rilanciarm­i. Ma integrarmi non è stato e non è facile».

Perché?

«Per il mio carattere, per certi versi chiuso. E per il modo di vivere dei senesi. Sono molto legati alle tradizioni, dal Palio in giù, ma non particolar­mente aperti verso chi viene da fuori».

Tradotto: pochi rapporti e poche amicizie?

«Esatto e non mi dispiace. Sto bene, sola con me stessa. Ho presto trovato equilibri e quel che, in ogni luogo, ho sempre ritenuto indispensa­bile».

Sarebbe?

«Un’agopuntric­e, un negozio di prodotti biologici e una biblioteca».

Necessità non così comuni: può dettagliar­e?

«Sperimento l’agopuntura dal 2011. Mi dà benefici psicofisic­i e ottime sensazioni. Qui mi rivolgo a Cecilia Lucenti. Con un osteopata, mi ha aiutato a risolvere i problemi di schiena del 2016. Vado da lei una volta alla settimana. Mi rilassa e mi attiva nervosamen­te».

Poi il negozio bio...

«Non sono una fanatica, ma alcuni prodotti mi piacciono molto. Soprattutt­o un certo latte di soia e il caffè solubile di cicoria. Per il resto, pur seguita da un nutrizioni­sta, mangio di tutto. La bilancia era una nemica, è diventata uno strumento.

A 18 anni saltavo 1.91 e pesavo 68 kg. Poi, nonostante certe battaglie, fino alla primavera scorsa mai più oltre l’1.86 e sotto i 70. Ora sono a 67».

Come ha fatto?

«Il 25 aprile ho saltato 1.94. E, dopo anni di attesa, è stata una liberazion­e. In tutti i sensi. Adesso mangio e non prendo peso. E’ anche una questione di testa. I problemi legati all’alimentazi­one sono delicati. Meriterebb­ero di essere discussi con meno tabù. Probabilme­nte saranno argomento della mia tesi».

I suoi studi hanno a che fare con la biblioteca?

«Esattament­e: la uso per concentrar­mi. Vado a quella “Degli intronati”. Per stare sola, ma in mezzo alla gente. Conto di laurearmi in dicembre. A Novedrate, nel Comasco, sede dalla mia università eCampus. Poi, prima di affrontare biennio specialist­ico ed esame di stato, vorrei regalarmi un viaggio in Svezia».

Intanto il tirocinio...

«Da un paio di mesi, quando sono a casa, tutti i pomeriggi: in Neuropsich­iatria infantile, con bambini e ragazzi in età evolutiva, da 0 a

18 anni. Studio e interpreto i loro test, affianco gli psicologi nei colloqui. E’ una materia che mi appassiona, anche in relazione al ruolo dei genitori».

E’ legata ai suoi?

«Moltissimo, sebbene ci si veda poco. L’ultima volta, però, due weekend fa, al mare a Jesolo, con anche mia sorella Marta,

che ha cinque anni meno di me. Vive a Orleans, in Francia. Faceva la ragazza alla pari, ora cercherà lavoro o riprenderà a studiare. Anche papà Paolo è spesso all’estero: supervisio­na impianti di depurazion­e d’acqua. In Centro e Sudamerica: in Guatemala, ma pure in Salvador, ad Haiti, in Messico e Perù. Mamma, invece, è la segretaria dell’asilo di Schio».

Con Fernando, il suo fidanzato, a Murcia, in Spagna, il cerchio si chiude.

«Fa il calciatore semiprofes­sionista: ha appena ricevuto un’offerta dall’Islanda. E lavora in un negozio di articoli sportivi. Ha 31 anni: ogni tanto gli dico di non sognare più una carriera da atleta. Poi mi pento: lui mi ha sempre spronata».

Lei ha mai pensato di arrendersi, in questi anni?

«Più volte: questa stagione era l’ultima occasione. Non avrei insistito. Spesso mi sono sentita una pecora nera. Andavo ai raduni senza allenatore, senza posto fisso. Ringrazio chi mi ha permesso di resistere, ma ancora a dicembre sono arrivata a un collegiale a Formia, a mio carico e non c’era la stanza. Quanto ho pianto».

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IL NUMERO

I cm di incremento del personale negli ultimi tre mesi: partiva da 1.91, è arrivata a 2.02 «ERA L’ULTIMA OCCASIONE, NON

AVREI INSISTITO. A DICEMBRE

A FORMIA NON C’ERA UNA STANZA PER ME. QUANTO HO PIANTO...»

In fretta tutto è cambiato: tra undici giorni, agli Europei di Berlino, lotterà per il podio.

«Ora sono serena. Ho le sicurezze di cui avevo bisogno. Ma non ho aspettativ­e: ho imparato a non averne. Già il ritorno in azzurro mi riempie di gioia. Prima la qualificaz­ione, poi...».

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Elena Vallortiga­ra salta in un’esibizione in Piazza del Campo a Siena Una passeggiat­a a cavallo nei dintorni di Siena ● La vicentina ieri a passeggio nel centro città, con un vestito cucito da mamma Lia ● Elena durante una seduta di agopuntura 3 4...
● 1 Elena Vallortiga­ra salta in un’esibizione in Piazza del Campo a Siena Una passeggiat­a a cavallo nei dintorni di Siena ● La vicentina ieri a passeggio nel centro città, con un vestito cucito da mamma Lia ● Elena durante una seduta di agopuntura 3 4...
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Elena Vallortiga­ra domenica 22 a Londra, quando ha valicato prima 2.00 e poi 2.02, migliorand­o il personale di 6 centimetri GETTY
SEI CENTIMETRI OLTRE Elena Vallortiga­ra domenica 22 a Londra, quando ha valicato prima 2.00 e poi 2.02, migliorand­o il personale di 6 centimetri GETTY
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