La Gazzetta dello Sport

Il re delle punizioni Con Ronaldo la Juve è una sentenza

●Dal 2007 nessuno ha segnato da fermo come il portoghese. Quante soluzioni con Pjanic e Dybala

- Filippo Conticello @filippocon­t

Spietata è la Signora: vessa, perseguita gli avversari. Li «punisce». E la punizione è sempre da intendersi alla stessa maniera: due passi verso la palla e calcio a giro, spesso e volentieri sopra la barriera. Già nella scorsa stagione la Juve aveva la miglior batteria del Continente: ha segnato otto gol da fermo, uno in più del Barcellona e del Lione, secondi in questa speciale classifica. Merito del sinistro (da destra) di Paulo Dybala e del destro (da sinistra) di Miralem Pjanic. La novità è che adesso si è aggiunto il maestro assoluto del genere, l’incubo degli statistici obbligati a fare e rifare i conti: tra i mille primati di Cristiano Ronaldo, c’è anche quello delle punizioni. Se si stringe il cerchio nei cinque campionati-top, nessuno ha segnato così tanto da «palla inattiva» negli ultimi anni. Dal 2007-08, solo in campionato, ne ha messi in fila 28: sono più bianche (20 quelle al Real Madrid) che rosse («solo» 8 nelle due stagioni United prese in consideraz­ione). Anche qui vive il dualismo che ha marchiato a fuoco l’ultimo decennio: Messi, nello stesso periodo in Liga, ne ha segnati 25, tre in meno dell’arcirivale. Una voragine, comunque, rispetto al terzo, che poi sarebbe pure un iper-specialist­a nonché un nuovo compagno di Cristiano: in Serie A Miralem Pjanic ha esultato dopo una punizione per 15 volte. Un’enormità, eppure sta per vivere un anno un po’ strano: dal suo lato, soprattutt­o dal suo lato, CR7 è sempre stato signore assoluto e lui dovrà adattarsi alle nuove gerarchie variabili. Piccolo dettaglio: nell’elenco di tiratori europei dal 2007, dopo il bosniaco (affiancato a 15 centri da Juan Arango, totem del calcio venezuelan­o), ecco Andrea Pirlo, altro pezzo di Juventus. Se poi nello stesso periodo si guarda solo alla Champions, ossessione e obiettivo, il dominio di Ronaldo diventa disarmante: ne ha messe a segno 12 e il secondo, Willian, è appena a quattro.

SPIETATA C’è una mistica del gesto, la Signora se ne accorgerà presto: la palla viene sistemata con la cura che si dà solo alle cose sacre. La valvola è tatticamen­te messa dal lato del calcio. Poi, dopo i passi indietro, la gamba sinistra si allarga e Cristiano con le mani sui fianchi diventa un Dio greco. Pantalonci­ni tirati rabbiosame­nte su, come fossero un impiccio che oscura i quadricipi­ti, poi la rincorsa, il tiro secco e il pallone che, sfruttando l’effetto, si abbassa come un razzo. Nel bagaglio del campione, c’è pure la soluzione furba e bassa: quella che passa sotto alla barriera in salto e beffa piano i portieri. Insomma, con tutte queste frecce nell’arco, Cristiano dovrebbe diventare anche il re delle punizioni bianconere, nonostante i compagni non siano da meno. Si esibirà soprattutt­o da sinistra, territorio finora di proprietà esclusiva di Pjanic, mentre da destra l’alternanza sarà con Dybala. Ad Allegri il compito di dividere pani e pesci, ma più di un collega pagherebbe per avere un problema tanto complesso. Le responsabi­lità verranno, comunque, distribuit­e, anche se ci sarà pur sempre in prima fila un tiratore designato. E abituato a obiettivi ambiziosi. Ad esempio, una volta Del Piero ne segnò sette in una sola stagione, nel 2008-09: l’alieno mangia-record si propone di battere anche questo. Aggiungete pure Pjanic e Dybala ed ecco che Madama si prepara a vessare come mai prima.

IL BOOM

Nello stesso periodo Mire ne ha realizzati in campionato 15, 13 in meno di CR7 Nessuno ha la batteria bianconera

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