Riecco Bernard Ma c’è sempre di mezzo il Chelsea
●Il trequartista ex Shakhtar era stato contattato già ad aprile: ieri colloquio positivo con Leonardo
Il 10 nel calcio è un numero speciale, magico. E allora, quando un numero 10 brasiliano entra nell’orbita di una squadra come il Milan, un po’ di curiosità la desta sempre. Anche perché il 10 è un numero ricorrente, in questa storia: 10 anni prima di Bernard – il protagonista della giornata di ieri – un altro numero 10 verdeoro faceva la sua apparizione a Milanello. Era tale Ronaldinho, per il qu ale poi fu organizzata una festa-evento a San Siro. Accoglienza che ben difficilmente verrà riservata al 25enne trequartista ex Shakhtar Donetsk, in verità, ma Bernard quanto meno può dire di aver condiviso con Dinho uno scampolo di carriera: mentre il Gaucho sfoderava gli ultimi lampi all’Atletico Mineiro, il nativo di Belo Horizonte muoveva i primi passi sulla strada che l’avrebbe portato in Europa, come capita a tutti i brasiliani forti.
BIVIO Se Bernard potrà entrare nell’elite dei talenti verdeoro che lasciano il segno dall’altra parte dell’oceano lo capiremo ora. Dopo 5 stagioni a Donetsk, perfette per assaggiare la Champions League e acquisire concretezza, ora il ragazzo è a un bivio: svincolato, deve decidere se fare rotta su Londra o se, invece, provare a diventare grande a Milano. Londra sponda blu, s’intende, perché c’è sempre di mezzo il Chelsea. È una costante nell’estate rossonera: il club di Abramovich è stato il primo a intavolare una trattativa con Bernard, e ora fa concorrenza al Diavolo, unendo questo capitolo agli intrecci per i vari Higuain, Morata e Reina. Se ne facciamo una questione di tempi, però, la cronologia premia il Milan: già ad aprile, durante la gestione Fassone-Mirabelli, c’era stato un primo contatto tra i rossoneri e il trequartista, a cui non era stato dato seguito.
IL PIANO DI LEO Nel primo pomeriggio di ieri le parti sono tornate a incontrarsi: a Casa Milan, il d.t. Leonardo ha illustrato ai procuratori del brasiliano il progetto che ha in mente, incassando il gradimento del giocatore. Ora starà agli agenti consigliare a Bernard la scelta migliore: secondo quanto trapela, non c’è ancora accordo all’interno dell’entourage, con motivi validi per preferire il Chelsea e altrettante ragioni per scommettere sul Milan. L’unica cosa certa è che per tesserare Bernard i Blues non hanno il vincolo del 9 agosto – data in cui si chiuderà il calciomercato della Premier League – perché il giocatore è svincolato. Una certa fretta, semmai, ce l’ha proprio Bernard: si sta allenando in Brasile, nell’amato Atletico Mineiro, ma non vede l’ora di raggiungere la nuova squadra, italiana o inglese che sia.
LUI E IL TURCO In quel Milan del 2008, Ronaldinho lasciò il 10 per indossare la maglia numero 80. Anche in questo, Bernard potrebbe seguire le orme del suo idolo, perché il 10 rossonero oggi è sulle spalle di Hakan Calhanoglu. Pensando al 4-3-3 che Gattuso ha adottato nella seconda parte della scorsa stagione, Bernard (che allo Shakhtar si muoveva in un 4-2-3-1) occuperebbe la stessa posizione del turco, con possibilità di «doppiare» anche Suso a destra. Ma Rino, in questo luglio agitato, sta facendo esperimenti: Calhanoglu è stato provato da mezzala, e comunque a Gattuso non dispiace la prospettiva di avere due interpreti per ruolo. Discorsi e disegni che riguardano l’attacco, in una squadra che deve prendere forma anche in altri reparti, come la difesa. A parte Bonucci, proseguono i movimenti in uscita, come quello di Gustavo Gomez: oggi il paraguaiano potrebbe chiudere col Palmeiras, con la formula del prestito oneroso.