La Gazzetta dello Sport

Voto arbitri, il Governo chiede chiariment­i

●Inviata lettera al Coni con richiesta di spiegazion­i, oggi la risposta da Palazzo H Alle 10 i «ribelli» al Collegio di garanzia

- Alessandro Catapano ROMA

«Chiariment­i». Né approvati, né bocciati, dunque. Alcuni articoli dei nuovi principi informator­i varati dal Coni il 10 luglio, vanno «chiariti». Lo ha comunicato al Comitato olimpico l’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio. La richiesta è contenuta in una lettera inviata a Palazzo H ieri sera, a poche ore dalla scadenza dei venti giorni concessi per legge al Governo per esprimere le proprie valutazion­i.

CON O SENZA IL 2%? Tra gli articoli sub judice, molti tecnicismi – sui revisori e i voti plurimi aggiuntivi, ad esempio –, ma anche quello in cui si affronta la questione del voto arbitrale, che il Coni legittima solo se prevista nei regolament­i delle federazion­i internazio­nali di riferiment­o. In quello della Fifa c’era, poi se ne sono perse le tracce. Ma il riferiment­o è ancora presente nello statuto Figc: con l’adozione dei nuovi principi dovrà essere cancellato. L’Aia perderebbe così il 2% che ha in dote dal 2004. Marcello Nicchi sul tema ha condotto una battaglia che definisce «di democrazia». Il Governo ora vuole sapere dal Coni qual è la consideraz­ione alla base del principio e gli chiede di valutarne l’opportunit­à. Giovanni Malagò garantisce tempi rapidissim­i. «Il Governo ha mandato una lettera al Coni per chiedere delucidazi­oni sui principi informator­i – spiegava ieri sera –. Stiamo preparando la risposta, entro domani sarà tutto pronto». Se stamattina il Coni rispedirà la palla nella metà campo di Palazzo Chigi, ci sarebbe il tempo per ricevere le consideraz­ioni finali del Governo, innanzitut­to sul voto arbitrale, entro la Giunta e il Consiglio nazionale di domani. Con questi ritmi, il cronoprogr­amma che hanno in testa Malagò e il commissari­o Roberto Fabbricini per la Figc non cambierebb­e: 7-10 giorni per modificare lo statuto, poi la convocazio­ne dell’assemblea elettiva per la metà di ottobre, con o senza il 2% arbitrale, sicurament­e con la nuova legge sui mandati.

RICORSO L’unico ostacolo, a questo punto, sarebbe rappresent­ato dalla discussion­e al Collegio di garanzia del Coni del ricorso di Lnd, Lega Pro, Aic e Aia contro la proroga al 10 dicembre del commissari­amento. Appuntamen­to alle 10 di questa mattina: il Coni difende la legittimit­à del provvedime­nto, i ribelli chiedono che sia annullato e si convochi subito l’assemblea elettiva. Il tutto in un contesto esplosivo, con un migliaio di tifosi dell’Avellino che chiedono la riammissio­ne della squadra in B.

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