Voto arbitri, il Governo chiede chiarimenti
●Inviata lettera al Coni con richiesta di spiegazioni, oggi la risposta da Palazzo H Alle 10 i «ribelli» al Collegio di garanzia
«Chiarimenti». Né approvati, né bocciati, dunque. Alcuni articoli dei nuovi principi informatori varati dal Coni il 10 luglio, vanno «chiariti». Lo ha comunicato al Comitato olimpico l’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio. La richiesta è contenuta in una lettera inviata a Palazzo H ieri sera, a poche ore dalla scadenza dei venti giorni concessi per legge al Governo per esprimere le proprie valutazioni.
CON O SENZA IL 2%? Tra gli articoli sub judice, molti tecnicismi – sui revisori e i voti plurimi aggiuntivi, ad esempio –, ma anche quello in cui si affronta la questione del voto arbitrale, che il Coni legittima solo se prevista nei regolamenti delle federazioni internazionali di riferimento. In quello della Fifa c’era, poi se ne sono perse le tracce. Ma il riferimento è ancora presente nello statuto Figc: con l’adozione dei nuovi principi dovrà essere cancellato. L’Aia perderebbe così il 2% che ha in dote dal 2004. Marcello Nicchi sul tema ha condotto una battaglia che definisce «di democrazia». Il Governo ora vuole sapere dal Coni qual è la considerazione alla base del principio e gli chiede di valutarne l’opportunità. Giovanni Malagò garantisce tempi rapidissimi. «Il Governo ha mandato una lettera al Coni per chiedere delucidazioni sui principi informatori – spiegava ieri sera –. Stiamo preparando la risposta, entro domani sarà tutto pronto». Se stamattina il Coni rispedirà la palla nella metà campo di Palazzo Chigi, ci sarebbe il tempo per ricevere le considerazioni finali del Governo, innanzitutto sul voto arbitrale, entro la Giunta e il Consiglio nazionale di domani. Con questi ritmi, il cronoprogramma che hanno in testa Malagò e il commissario Roberto Fabbricini per la Figc non cambierebbe: 7-10 giorni per modificare lo statuto, poi la convocazione dell’assemblea elettiva per la metà di ottobre, con o senza il 2% arbitrale, sicuramente con la nuova legge sui mandati.
RICORSO L’unico ostacolo, a questo punto, sarebbe rappresentato dalla discussione al Collegio di garanzia del Coni del ricorso di Lnd, Lega Pro, Aic e Aia contro la proroga al 10 dicembre del commissariamento. Appuntamento alle 10 di questa mattina: il Coni difende la legittimità del provvedimento, i ribelli chiedono che sia annullato e si convochi subito l’assemblea elettiva. Il tutto in un contesto esplosivo, con un migliaio di tifosi dell’Avellino che chiedono la riammissione della squadra in B.