Da Kean a Capone: il futuro dell’Italia è adesso
●Il secondo posto all’Europeo Under 19 ha lanciato parecchi talenti da cui ripartire per la ricostruzione. E in tv è stato un successo
Iragazzi della Nazionale Under 19 avrebbero preferito passare la notte in bianco a festeggiare. L’aereo che ha riportato a casa l’Italia è decollato dalla Finlandia nelle primissime ore della mattina, ma le facce erano abbattute. Troppo grande la delusione per un Europeo ripreso due volte per i capelli e sfuggito nei tempi supplementari, contro un Portogallo fortissimo ma che non era sembrato imbattibile. All’arrivo all’aeroporto di Malpensa, però, diversi turisti in transito hanno riconosciuto i giocatori, e non solo perché portavano ancora i vestiti di ordinanza. L’Italia si è appassionata a questa squadra: l’ha scoperta, l’ha sostenuta e l’ha soprattutto seguita, e per la maglia azzurra è un bene che sia successo questo, dopo il disastro per il Mondiale non giocato dai grandi. Un boom sui social, ma anche in tv, con la finale che è stata trasmessa su RaiDue dopo che le altre partite erano andate in onda su RaiSport. I dati di ascolto sono stati enormi: oltre 1 milione e mezzo di telespettatori durante la partita (11% di share) con un picco nei supplementari di oltre 2,2 milioni (13,8%). Numeri da grande evento, per una finale straordinaria: la terza, però, persa a livello di Europei giovanili negli ultimi due anni.
SQUADRE Il lavoro svolto dalla Federazione («Non è vero che ● I milioni di telespettatori (11% di share) che hanno seguito su Rai 2 la finale tra Italia e Portogallo. Nei supplementari il picco: 2,2 milioni ● Finali perse per l’Italia agli europei giovanili negli ultimi 2 anni: l’Under 19 nel 2016 (Francia), l’Under 17 due mesi fa (Olanda) e l’Under 19 domenica. non abbiamo i vivai e che non ci sono giovani forti. La domanda da porsi è come valorizzare il loro talento» ha detto il presidente del Coni Malagò) avrebbe meritato almeno una medaglia d’oro: l’Italia, però, si ritrova due gruppi (i ‘99, rinforzati da diversi ragazzi del 2000 e di cui, per età, potrebbe far parte persino Donnarumma, e i 2001) che nei prossimi anni potrebbero fare parecchio comodo alla ricostruzione del calcio italiano. Gli Under 19 sono già a ridosso del professionismo, qualcuno ci è già dentro con due piedi. Come Moise Kean, il cui valore è cresciuto ancora (20 milioni?) dopo i 4 gol in Finlandia, fattore che potrebbe indurre la Juve a cederlo, mantenendo EPA magari il diritto di riacquisto. O come Christian Capone, pronto al secondo anno di B a Pescara, Sandro Tonali (che il Brescia proverà a trattenere per un’altra stagione) e Nicolò Zaniolo, per il quale la Roma sceglierà la soluzione migliore, facilmente il prestito. Aspettando Zaniolo, hanno già lavorato con Di Francesco Luca Pellegrini e Alessio Riccardi: il terzino è titolare nelle amichevoli della Roma e ha saltato l’Europeo U19 solo per gli infortuni al ginocchio subiti lo scorso anno, mentre Riccardi dopo il ritiro a Trigoria non è partito per l’America, ma anche in giallorosso ha fatto vedere il suo talento, mostrato a tutti due mesi fa nell’Europeo Under 17. Finito male per l’Italia, sconfitta ai rigori dall’Olanda, ma con tanti ragazzi su cui puntare: il portiere Alessandro Russo ha fatto tutta la preparazione con il Genoa di Ballardini, il fantasista Nicolò Fagioli è in America con Allegri, e ha giocato sia contro il Bayern che contro il Benfica. Per molti altri ci sarà spazio in Primavera: dall’interista Vergani, agli atalantini Brogni, Gyabuaa e Cortinovis, al romanista Greco, allo juventino Gozzi Iweru, compagno di reparto in Nazionale del laziale Armini, penalizzato però dal dover disputare la Primavera 2, vista la retrocessione dei biancocelesti.
ORGOGLIO E se Cristiano Ronaldo, su Instagram, ha dedicato una story ai nuovi campioni d’Europa, gli azzurrini hanno preso migliaia di like e ricevuto tanti messaggi di incoraggiamento. Come Plizzari: «Dopo aver dimostrato che cogl... abbiamo sotto, non ci meritavamo la sconfitta. Sono orgoglioso di noi». O come lo stesso Kean: «Siamo forti, si vince o si impara. Noi abbiamo imparato».
Ha imparato anche l’Italia, a tifare per questi ragazzi d’argento, ma quasi d’oro.
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ORGOGLIO
Il portiere Plizzari non ci sta: «Non meritavamo la sconfitta contro il Portogallo, sono orgoglioso di noi»