Laboratorio Sassari Tra voglia di playoff e squadra satellite
●Il presidente Sardara: «Contento del team costruito, ma il progetto punta anche sullo sviluppo del club a Cagliari»
Guai a fermarsi. Sassari ha sempre l’abilità di andare oltre, anche quando le annate, come l’ultima, non sono da incorniciare. Il mancato accesso ai playoff è stato difficile da digerire, ma il club non è stato un solo attimo a piangersi addosso, preferendo come sempre passare ai fatti. Allenatore nuovo (Enzino Esposito), quattro extracomunitari nuovi (Cooley, Petteway, Smith e Thomas), due italiani (Stefano Gentile e Daniele Magro) e cinque conferme. Il format scelto è il 6+6, attualmente il roster è di undici elementi, manca solo il sesto italiano che sarà l’ala italo-senegalese Ousmane Diop, un 2000 visto negli ultimi anni a Udine. Stefano Sardara, il presidente della Dinamo, è più che soddisfatto della squadra costruita proprio assieme a Esposito e a Federico Pasquini che ritorna dietro la scrivania da g.m. dopo i mesi (e le arrabbiature) passati in panchina.
PRESSIONE «Sono soddisfatto, Esposito e Pasquini hanno lavorato molto bene assieme scegliendo giocatori che ritengo possano farci lottare per l’alta classifica». Già, l’alta classifica. Che poi significherebbe in effetti un tranquillo accesso ai playoff, come conferma sempre il numero uno sardo: «Sì, i playoff non vanno messi in discussione. Non sarà contento Esposito perché mi accuserà di mettergli pressione, ma poi non l’ha scritto proprio la Gazzetta che lui ha tra le mani la squadra più forte mai allenata nella sua carriera di coach?». In effetti il quintetto è da corsa: Jaime Smith playmaker (a Cantù ha chiuso l’ultima annata a 14.4 punti e 4.4 assist col 53.1% da due e il 40.1% da tre), Scott Bamforth guardia, Dyshawn Pierre ala piccola (o Terran Petteway che si è già visto in Serie A a Pistoia due anni fa proprio con Esposito coach: per lui un high di 43 punti con 10/14 da tre!), Polonara (o Rashawn Thomas, ufficializzato ieri) da ala grande e Jack Cooley da centro. «Smith lo seguivamo da tempo – continua Sardara – e crediamo possa darci davvero tanto, così come Cooley, pivot vecchio stampo, di stazza, ottimo rimbalzista. E poi non dimentichiamoci che abbiamo
italiani importanti...». Vero: Stefano Gentile, Magro, Devecchi, Polonara, e Spissu sono cinque nomi di qualità e affidamento. «Abbiamo scelto la regola del 6+6, quindi ci atteniamo alle regole – ricorda Sardara –. Cosa ne penso? È un tema complesso, le formule per far giocare gli italiani servono a poco se non c’è una valida organizzazione sui settori giovanili. Noi siamo partiti da zero nel 2012, e ora abbiamo ben 1200 ragazzi tra Sassari e Cagliari, la nostra seconda squadra».
PROPRIETÀ Proprio a Cagliari si sviluppa forse il pezzo più importante del progetto di Sardara. Nessun club in A ha una seconda squadra di proprietà, solo la Dinamo Sassari è stata in grado di cogliere l’occasione creando già da un anno un polo notevole nel capoluogo sardo. Dove, con coach Riccardo Paolini e il neo a.d. proprio della Dinamo Renato Nicolai, si lavora per il futuro. «Il mio sogno è vedere crescere tanti ragazzi in A-2 e poi promuoverli a Sassari in Serie A: a Cagliari stanno già facendo esperienza da un anno Michele Ebeling e Lorenzo Bucarelli. Se sei un fenomeno giochi direttamente in A, altrimenti qualche anno di esperienza in A-2 non può fare che bene. Vorrei inoltre ricordare che anche Esposito lavora ed è coinvolto con Paolini per uno scambio di idee sulla squadra cagliaritana. Veniamo da una sorta di anno zero, si può dire che cominciamo davvero da quest’anno. Con la passione e l’amore di sempre». Intanto, la Dinamo partirà il 22 agosto per il ritiro di Olbia, dove sarà impegnata (dal primo settembre) in due tornei che vedranno la presenza di Avellino, Virtus Bologna, Ludwigsburg, Efes Istanbul, Murcia e Monaco. Tornei anche a Cagliari (arriveranno Milano, Fenerbahce e Limoges) e Sassari (ci saranno Venezia e Trieste).
IL TECNICO
A guidare la Dinamo è stato chiamato Esposito, negli ultimi tre anni a Pistoia
Pasquali, l’ex coach, è tornato dietro la scrivania, Nicolai è invece il nuovo a.d.