La Gazzetta dello Sport

I 100 MILIONI DI CR7 UN ARGINE ALLE FOLLIE

- IL COMMENTO di LUCA CALAMAI email: lcalamai@rcs.it twitter: @CalamaiLuc­a © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Un anno fa di questi tempi il Psg aveva fatto saltare il banco spendendo 222 milioni per Neymar e 180 per Mbappé. E blindandol­i con clausole rescissori­e capaci di gelare qualsiasi tentazione. Una corsa al rialzo che aveva contagiato anche il nostro calcio. Costretto ad arrossire davanti a certe cifre ma capace di inserire nei contratti di Icardi e Belotti clausole da cento milioni per il mercato estero. Tanto per non farsi trovare impreparat­i. Dodici mesi dopo lo scenario è cambiato. Certo, il Real farebbe follie per l’incedibile Hazard. E tutti aspettano che il Chelsea di Abramovich scopra le sue carte per accontenta­re il nuovo tecnico Sarri. Ma il gioco a chi realizza il trasferime­nto più caro della storia del pallone ha avuto un momentaneo stop. Sarà perché il fair play finanziari­o ha arginato le follie economiche del Psg o perché il governo cinese ha imposto regole molto più severe per quanto concerne gli investimen­ti calcistici. O sarà anche perché CR7, il giocatore più forte del mondo, è approdato alla Juve per «soli» cento milioni. Alla faccia di una clausola rescissori­a che Florentino Perez aveva fissato in un miliardo.

Il cartellino di Cristiano è diventato un metro di riferiment­o. Chi può costare più di lui? Chi può avere più valore dal punto di vista tecnico e più appeal da un punto di vista commercial­e del campione portoghese? Pochi, pochissimi. L’operazione della Juve ha avuto riflessi anche sulla nostra campagna-cessioni. Il presidente Lotito, a esempio, aveva indicato in 150 milioni la cifra necessaria per acquistare il gioiello Milinkovic­Savic. Una provocazio­ne? Il tentativo di cavalcare le follie del mercato? Fatto sta che il talento della Lazio è ancora a disposizio­ne di Simone Inzaghi. Le grandi d’Europa non sono convinte che Milinkovic-Savic sia un crac da più di cento milioni. Almeno, non ancora. Potrebbe arrivare nelle ultime ore un’offerta importante dalla Juve ma lontana dall’asticella posta da Lotito. Del resto, l’idea di Marotta era quella di vendere a peso d’oro Pjanic e investire buona parte dei soldi incassati sul talento serbo. Ma City e Real hanno subito fatto un passo indietro quando la società bianconera ha chiesto 100 milioni per il suo centrocamp­ista.

Altri esempi? L’Inter un mese fa tremava pensando a un possibile assalto a Icardi. I dirigenti nerazzurri avevano il dubbio che la clausola da 100 milioni potesse non spaventare i grandi ricchi d’Europa. Il Real, a esempio. O il Chelsea. Invece il temuto assalto non è arrivato. L’Inter in tempi brevi allungherà il contratto al suo cannoniere e sicurament­e alzerà la clausola rescissori­a. Sarà curioso vedere a quali cifre. Probabilme­nte si resterà all’interno di numeri credibili. Certe follie ormai non sono più di moda. Cento milioni un anno fa erano stati abbinati anche al nome di Donnarumma. A quel tempo il sogno neppure troppo nascosto di tanti club di primissima fascia. Le problemati­che che hanno accompagna­to l’ultima stagione del giovane talento del Milan hanno fatto abbattere questa cifra. E, comunque, sempre per restare in tema portieri l’ex gialloross­o Alisson, uno degli estremi difensori più forti del mondo, è stato ceduto al Liverpool per la bella somma di 75 milioni. Tanto. Ma niente di sconvolgen­te. Un trasferime­nto che non stona con i cento milioni che la Juve ha consegnato al Real per Cristiano Ronaldo. CR7, insomma, non è più soltanto un simbolo calcistico. Il suo clamoroso trasferime­nto è diventato un riferiment­o per buona parte della trattative top di mercato. Del resto, i numeri uno, da sempre, fanno tendenza.

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