Icardi, nuovi partner contro il Lione
●Dietro al capitano potrebbero muoversi Politano, Lautaro e Karamoh: out Nainggolan, Candreva e Miranda
Due settimane all’inizio del campionato, due gare per fare gli ultimi esperimenti e per guadagnare «minuti» e forma fisica. Due giocatori ancora da rivedere dopo il Mondiale (Perisic e Brozovic), due da inserire dal mercato (Vrsaljko e il centrocampista), due assenti attesi, il Ninja e Borja, due dell’ultimo minuto: Miranda e Candreva. E poi due volte 10mila tifosi: dopo lo stadio mezzo vuoto di Nizza l’Inter farà le prove anche del «calore» del suo pubblico. Allo stadio «Via del Mare» di Lecce saranno oltre 20.000 gli spettatori: molti guarderanno la partita con il Lione, la seconda dell’International Champions Cup, sognando Modric. Ma anche senza il croato, e senza croati, non mancheranno le cose da tenere d’occhio.
UN TRIO PER ICARDI Uno è l’osservato speciale ogni volta che mette la maglia nerazzurra: Icardi dovrebbe aver finito il periodo di rodaggio, peraltro condito con due gol e un assist nelle prime tre amichevoli: sarà ancora lui il riferimento offensivo contro i francesi, che hanno chiuso al terzo posto lo scorso campionato e che fra otto giorni inizieranno la nuova Ligue 1. Ma dietro a Maurito potrebbe muoversi un tris di supporto tutto nuovo e decisamente stimolante. Alle assenze di Nainggolan e Borja Valero si è infatti aggiunta quella di Candreva (affaticamento): le scelte si riducono per Spalletti, che potrebbe quindi lanciare tutti insieme Politano, fresco di compleanno (25) e di infarinata (dal capitano e da Skriniar), Lautaro Martinez e Karamoh. Il Toro agirebbe a più stretto contatto con il numero 9, trasportando in campo un legame che fuori funziona, fra una foto in piscina con vista San Siro e qualche scherzo nello spogliatoio. Il nuovo acquisto dal Sassuolo e il francesino, uno dei più positivi di questa pre-stagione, occuperanno le fasce, garantendo però molte più incursioni verso l’area rispetto al canovaccio della scorsa stagione. Certo, dovranno anche sacrificarsi un po’ in copertura: se il tecnico volesse più equilibrio, la carta è Emmers. DIFESA A 4 Asamoah verrà ancora usato da mediano, al fianco di Gagliardini: una soluzione di emergenza ma che potrebbe diventare anche una alternativa tattica costante, a seconda di cosa regalerà il finale di mercato. Dovranno occuparsi soprattutto di non far partire Depay, olandese in passato avvicinato ad entrambi i club milanesi. Non ci sarà l’atteso varo della difesa a tre con i big: Miranda è rimasto a Milano (non era al meglio) e comunque il tecnico non ha avuto modo di provare questa soluzione, con questi interpreti, in un allenamento intero. In panchina andranno per la prima volta in stagione Vecino (con la nuova maglia numero 8) e Joao Mario, in attesa di collocazione. Con loro, insieme ai Primavera, anche i «senza squadra» Bellani e Celeghin, aggregati per una sera. Non sono Modric, ma per una notte d’estate in Puglia possono strappare un applauso anche loro.