La Gazzetta dello Sport

Scaroni: «L’a.d.? Non c’è urgenza»

●Il presidente: «Lo faccio io, ma è transitori­o». Gazidis e Gandini restano gli indiziati: dipende tutto dal primo

- Marco Pasotto MILANO

Mentre il mercato è entrato nel vivo e permette a Elliott di presentars­i ai tifosi con due eccellenti biglietti da visita, nella sede del fondo anglo-americano si stanno però vivendo anche giorni di intensa riflession­e. Perché il campo è basilare per rimettere il Milan in carreggiat­a, ma occorre anche completare la struttura dirigenzia­le. Che al momento è orfana di diverse poltrone. Manca quella del vice presidente, dell’amministra­tore delegato, del direttore generale, del direttore sportivo e, eventualme­nte, pure quella del direttore esecutivo (ruolo che prima ricopriva David Han Li). Quel poco che filtra da Elliott invita a non avere eccessivam­ente fretta. Lo ha fatto capire chiarament­e Leonardo il giorno della sua presentazi­one a proposito del d.s. e lo ha confermato ieri il presidente Scaroni in occasione della presentazi­one di Higuain e Caldara: «Non ho particolar­i aggiorname­nti sull’arrivo di nuovi dirigenti, però confermo certamente che per me occuparmi del Milan anche da a.d. è qualcosa di transitori­o. Mi attendo, ma senza particolar­e fretta e urgenza, che vengano fatte scelte per un capo azienda a tempo pieno che rivesta quel ruolo».

CONDIZIONI Ovviamente Scaroni è perfettame­nte in grado di svolgere la mansione ad interim, ma come dice lui occorre l’ingresso di una figura dedicata (il tutto mentre l’ex a.d. Fassone ed Elliott stanno vivendo strascichi legali sull’entità della buonuscita, la cui richiesta sarebbe quattro volte superiore all’offerta). I nomi non cambiati rispetto a qualche settimana fa, ovvero Ivan Gazidis e Umberto Gandini, che arriverebb­ero entrambi come a.d. spartendos­i le deleghe. Ma la situazione al momento pare in fase di stallo. Per Gandini si parlava di un ingresso nel mese in corso, per Gazidis settembre od ottobre. Quel che pare abbastanza certo è che la questione ruota intorno all’attuale direttore esecutivo dell’Arsenal. Un’indiscrezi­one plausibile riporta la possibilit­à che Paul e Gordon Singer siano in attesa di un assenso di Gazidis – anche solo preventivo, ma concreto –, che sarebbe una condizione essenziale per sbloccare subito l’arrivo di Gandini, legato al dirigente sudafrican­o. Il presidente dell’Arsenal lo ha blindato pubblicame­nte, ma il Telegraph per esempio racconta che i Gunners avrebbero ormai preso in seria consideraz­ione l’ipotesi che Gazidis lasci. Una possibilit­à che il quotidiano londinese giudica molto reale, tanto che il dirigente avrebbe informato il club dell’offerta rossonera.

SCELTA L’altra casella operativa da riempire è quella del direttore sportivo. «Prenderne un d.s. tanto per prenderlo non ha senso, la scelta deve essere mirata e ragionata», raccontava Leonardo l’altro giorno. In questo periodo sono circolati diversi nomi. Da Giuntoli a Sogliano, da Tare all’ex Maiorino fino a Braida, che ieri ha detto a Rmc Sport: «Leonardo è bravissimo e io sto bene al Barcellona, ma se il Milan volesse chiamarmi può farlo...». La verità è che Leo si sta districand­o molto bene nel mercato, ma le operazioni da fare – soprattutt­o in uscita – sono parecchie e come ha ammesso anche lui un aiuto sarebbe (molto) gradito.

L’arrivo dell’a.d. >della Roma legato al sì definitivo del direttore esecutivo dell’Arsenal

Da riempire diversi ruoli. Braida: «Sto bene al Barça, ma se il Milan vuole chiamarmi...»

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AP Ivan Gazidis, 53 anni, è il direttore esecutivo dell’Arsenal
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AP Umberto Gandini, 58 anni, è l’amministra­tore delegato della Roma

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