La Gazzetta dello Sport

La carezza di Guardiola «Con Sarri migliorerò»

●Domani prima uscita ufficiale per il tecnico italiano del Chelsea contro il City: scambio di compliment­i con Pep, «il migliore del mondo»

- Stefano Boldrini CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

Da Stia a Wembley: domani la lunga marcia cominciata nella Seconda categoria toscana porterà Maurizio Sarri a sventolare la sua bandiera in uno degli stadi mito del pianeta calcio. «E’ la mia prima volta, mi piacerebbe molto vincere», racconta emozionato l’allenatore toscano, al debutto in gare ufficiali alla guida del Chelsea. Il destino, o un tocco di classe dell’eterna favola «pallonara», vuole che a battezzare il suo sbarco nel football d’Oltremanic­a sia Pep Guardiola. «E’ un mio grande amico e, purtroppo per noi, il miglior allenatore al mondo, o comunque uno dei più bravi».

LA SFIDA Chelsea-Manchester City apre la stagione inglese con un classico: la Community Shield. La vincitrice della FA Cup contro la corazzata che ha dominato la Premier e conquistat­o la Coppa di Lega: il pronostico è scontato. Anche i numeri dei due allenatori autorizzan­o a pensare che non ci sia storia: il manager dei 23 trionfi in carriera contro un collega che può celebrare i trofei con il Sansovino e la promozione dalla B alla Serie A con l’Empoli. Ma il fascino di Sarri è proprio questo: ha sedotto i santoni del calcio – Guardiola e Sacchi –, una città – Napoli – e quel popolo da sempre schierato dalla parte di chi sa regalare bellezza ed emozioni. Sarri è lo Zeman dei nostri tempi. Il triennio di Napoli gli ha offerto la possibilit­à della vita: esportare il suo calcio in Inghilterr­a per confrontar­si con la realtà di una nazione già esplorata ai tempi in cui lavorava in banca e Wembley era solo un miraggio.

LUI E PEP Maurizio ha travolto anche Guardiola e la frase di qualche mese, quando Manchester City e Napoli s’incrociaro­no in Champions, è scritta sulla pietra: «La squadra di Sarri è forse la migliore che ho affrontato nella mia carriera. Gioca un splendido calcio. I am in love with Napoli». Un’investitur­a che ha contribuit­o a spianare la strada di Sarri verso l’Inghilterr­a. E ieri Pep ha ribadito: «Vedendo il lavoro di Sarri tutti i weekend, mi farà migliorare». Il Chelsea, bruciato dal Manchester City nel 2016 nella corsa per arruolare Guardiola, ha affidato il dopo-Conte all’allenatore che, per idee e canoni estetici, si avvicina di più a Pep. E’ una storia intrigante, anche perché le difficoltà che dovrà superare Sarri sono sicurament­e maggiori di quelle che pure costrinser­o ad una stagione da zero tituli Guardiola nel suo esordio inglese. Pep trovò la strada preparata da un gruppo di dirigenti catalani – su tutti il direttore tecnico Begiristai­n —, mentre l’ex tecnico del Napoli dovrà fare i conti con l’unicità del mondo Chelsea, club di proprietà russa – Abramovich —, con una donna di polso a governare la macchina – Marina Granovaska­ia – e un’anima inglese. Sarri ha però una forza enorme: paradossal­mente non ha nulla da perdere. Il Chelsea ha bruciato fior di manager, ma anche esaltato personaggi come Mourinho e lo stesso Conte.

LUNA DI MIELE I media stanno spargendo miele in questa prima parte di avventura «sarriana». Il personaggi­o intriga e poi, come sempre capita, chi aveva messo nel mirino Conte, oggi cerca di reclamizza­re al meglio le virtù dell’ex allenatore del Napoli. Oltre le suggestion­i, c’è però la realtà quotidiana ed è il mercato a riportare Sarri alla vita di tutti i giorni. Ieri ha sparso ottimismo sulla permanenza del brasiliano Willian («sono convinto che resterà»), mentre è stato più cauto sul futuro di Courtois, da tempo nel radar del Real Madrid: «Al momento è un giocatore del Chelsea». Ha speso belle parole per il rinnovo del contratto di Pedro («per noi è uno dei giocatori di riferiment­o»), ma resta sempre in attesa di buone notizie sul fronte dell’attacco, dove i giochi restano aperti. Contro il City, il centravant­i di partenza sarà Morata. Lo spagnolo, legatissim­o a Conte, dovrà ora conquistar­e Sarri. Sullo sfondo, Hazard, ma sul belga arrivano segnali incoraggia­nti. La gara di Wembley sarà la prima anche per Jorginho, perno del 4-3-3 sarriano. Napoli, ormai, è davvero alle spalle per tutti. AFP

 ??  ?? Maurizio Sarri, 59 anni e Pep Guardiola, 47 Domani avversari in Chelsea-City
Maurizio Sarri, 59 anni e Pep Guardiola, 47 Domani avversari in Chelsea-City

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy