La Gazzetta dello Sport

Lampo Petrucci: «Ducati agile e veloce»

●Danilo ottiene il 2o tempo e promuove la nuova carena che oggi sarà montata pure sulle rosse ufficiali ●Pedrosa mette tutti in fila, mentre il suo compagno Marquez è solo decimo. Rossi 7o ● Dovizioso 5o: «Sono andato forte e ho lavorato in vista della ga

- Paolo Ianieri INVIATO A BRNO (REP. CECA)

Riecco Dani Pedrosa, e in genere, quando il pilota fantino della Honda ormai prossimo al ritiro inizia così forte un weekend, non è una bella notizia per gli avversari. Soprattutt­o, ecco la Ducati, con Danilo Petrucci che ha l’onere-onore di portare al debutto, promuovend­ola senza esitazioni, la nuova carena studiata dagli aerodinami­ci di Borgo Panigale: 2° in scia a Pedrosa e davanti all’altra rossa, ma edizione 2017, del quasi appiedato Alvaro Bautista. Mentre Andrea Dovizioso è 5° nel sandwich Yamaha (4° Hafizh Syahrin, 6° e 7° Maverick Vinales e Valentino Rossi) con le gomme dure montate nell’ultimo run, dopo avere girato al mattino e gran parte del pomeriggio con la stessa posteriore di mescola media. «Dovizioso è il più pericoloso», butta lì convinto Marc Marquez, 10°, ma pure lui senza avere girato le Michelin soft.

STUDIO Ha studiato Dovi e ammette senza problemi di avere iniziato a copiarne il metodo di lavoro proiettato sulla gara, Marquez. «A volte è rischioso, come è accaduto al Montmelò, ma è il modo giusto per capire che lavoro fare», ammette il campione del mondo e leader della classifica, troppo intelligen­te per permetters­i di sottovalut­are il rivale della scorsa stagione, nonostante i 77 punti di vantaggio al giro di boa del campionato.

CRESCITA La Ducati qui non sale sul podio dal 2010, Casey Stoner 3° dietro Jorge Lorenzo e Pedrosa, ma le fatiche degli ultimi anni sembrano destinate a essere archiviate davanti ai progressi della Desmosedic­i, competitiv­a ovunque. «Al momento siamo più veloci delle ultime gare», ammette senza giri di parole Dovizioso. Tanto pronto quanto voglioso di iniziare col botto la seconda parte di stagione. «Io il favorito? Oggi sono andato molto forte, ma siamo tutti molto vicini. Però mi aspettavo di essere subito competitiv­o, ho lavorato solo per la gara, pomeriggio ho fatto tantissimi giri con la gomma del mattino e sono stato veloce con la dura. Le idee sono chiare, il punto interrogat­ivo è su cosa si potrà fare con la gomma morbida. Ma soprattutt­o su quanto grande sarà il degrado delle gomme, parecchio elevato».

PUNTI POSITIVI Convinto Dovizioso, altrettant­o Petrucci, soddisfatt­o della nuova carena che oggi sarà portata in pista anche dai due ufficiali. «Non ha punti negativi, e nel mondo delle corse è cosa rara da vedere. In Ducati sono stati bravi, hanno fatto un gran lavoro, oltretutto ci siamo presi il rischio di montarla senza toccare nulla sulla moto, e il rischio ha pagato. Non guadagni 30 chilometri e neppure un secondo, ma sono piccoli migliorame­nti che in questa MotoGP che vive sui millesimi aiutano: la nuova carena garantisce agilità, senza perdere in velocità e frenata». Anche Danilo è rimasto colpito da Dovizioso: «Mi ha stupito, l’ho seguito in entrambi i primi due run e mi sembrava in difficoltà, poi ho scoperto che aveva la gomma del mattino, mentre il tempo l’ha fatto con le dure. Se la gioca con Marquez, se della partita ci sarò anch’io ve lo dirò domani (oggi; n.d.r.). Le gomme hanno un calo importante e tanti si sono nascosti, ma credo di potermi giocare un posto nei 5». FATICA La faccia meno soddisfatt­a in Ducati è senz’altro quella di Lorenzo, quindicesi­mo. «Dovizioso è andato forte, Petrucci solo per un giro, per me invece è stata più dura del previsto. L’asfalto era molto caldo, ci sono tante buche e la moto non mi ha mai trasmesso buone sensazioni, in frenata come in accelerazi­one. Servirà un cambio radicale. Nelle ultime gare abbiamo cambiato assetto per avere più peso sull’anteriore, ma è stato un errore, consumo troppo l’anteriore, così siamo tornati ai settaggi del Mugello e Montmelò ma ancora non va bene. Dobbiamo trovare mezzo secondo».

PROMOSSE Petrux: «Non ho notato punti negativi, i dettagli fanno la differenza»

Le rosse si scoprono così rapide pure a Brno, dove il podio manca dal 2010

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