La Gazzetta dello Sport

Ilaria e i giganti: so no lampi d’argento

●Il velocista di 2.02 guida la rimonta nella 4x100 sl. Oggi la Pellegrini nei 200... in staffetta

- GLASGOW

Il fulmine Miressi fa continuare la serie di medaglie azzurre nella 4x100 sl, ma non basta per battere la Russia di Morozov (47”61) e Kolesnikov (47”39). L’Italia resta d’argento come nel 2008, '12 e '16, ma con un velocista così, che spicca anche per l’altezza (202 centimetri), è giusto avere rimpianti, al di là dei 67 centesimi (3’12”90, sfiorato il record italiano di 3’11”48). Ma attorno a Miressi, per la prima volta post-Magnini, e autore di 46”99, seconda prestazion­e italiana di tutti i tempi dopo il 46”84 di Filippo a Pechino con i superbody e nella top 15 della storia, sta crescendo una staffetta di sicuro avvenire e che ha in Luca Dotto, il campione europeo dei 100 sl che parte sempre da fermo (48”63), il leader che a un certo punto, in camera di chiamata ha dovuto tranquilli­zzare Lorenzo Zazzeri, al quale si era rotto il costume. «Mi ha destabiliz­zato, Luca mi ha rassicurat­o che non sarebbe entrata tanta acqua, ma la situazione mi ha condiziona­to».

PITTORE Il fiorentino, che dipinge, cercava il 47” lanciato e ha dato il cambio al torinese in 48”55: «Come esordio prendere argento non è male, ma sorrido a metà perché penso di valere meno. Senza l’imprevisto che mi ha fatto formare l’effetto paracadute tra le gambe, avrei potuto nuotare un tempo inferiore». Ma Dotto gli ha spiegato che in queste gare succede sempre di tutto, bisogna essere reattivi a ogni evenienza: lo ha detto anche a Ivano Vendrame, che un anno fa, quando si rivelò, nuotava 47”. Stavolta pure lui dà il cambio

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