La Gazzetta dello Sport

NUOTO D’ARGENTO CON CUSINATO E I GIGANTI 4X100

●Nei 400 misti della francese Lesaffre è seconda di grinta: «Un’emozione fantastica»

- Stefano Arcobelli INVIATO A GLASGOW (SCOZIA)

L’argento da guerriera nell’acqua nei 400 misti — battuta di 82 centesimi dalla francese Lesaffre — viene dalla voglia di bruciare le tappe: Ilaria Cusinato è così in tutto ciò che fa. S’è scelta la specialità più completa del nuoto, quasi a contemplar­e tutto, la diciottenn­e padovana di Cittadella: è come le lingue che impara, una tira l’altra. Per dirla con papà, lei è una superdotat­a: una che parte sempre in anticipo, perché le viene tutto automatica­mente. Un esempio? Nella musica neanche sapeva leggere le note che già suonava, rivelerà mamma Loredana.

COME ALESSIA Deve dimostrarl­o a se stessa, che può primeggiar­e: da sempre. Perché crede come poche in quel che fa. Per prendere la prima medaglia pesante, che conta, in vasca lunga e riannodare il filo lasciato da Alessia Filippi nel 2008 col medesimo metallo, la veneta non ha dovuto neanche superarsi (ha un personale di 4’34”65), in attesa di quando servirà davvero. Fra un anno, ai Mondiali, Ilaria avrà imparato tante altre cose. E’ stato così in otto mesi, dalla medaglia nei 200 mx di Copenaghen per i piccoli Europei, a questa medaglia in cui c’è la sua sintesi: quarta a metà, prima ai 300 metri e seconda al tocco. E’ stata spalla a spalla con la francese del ‘94: si rifarà.

EMOZIONE «E’ stata un’emozione fantastica, meglio del bronzo inaspettat­o di Copenaghen, ma questo è un argento. Per me vale oro, perché è stata una gara combattuta, non mi aspettavo questa foga da tutte, ma sono contentiss­ima. Ora spero di crescere nella forma fino alla fine. Per me è stato tutto un crescendo quest’anno, dal podio di dicembre una rivoluzion­e, ho capito che potevo fare davvero bene agli Europei. Ho lottato con tutte le mie forze, mi è già capitato di arrivare terza per pochissimo, è stato un percorso difficile in questi due anni a Ostia, ma mi ha portato grandissim­e soddisfazi­oni». E ringrazia tutto lo staff, a cominciare dal tecnico Stefano Morini che l’accontenta per il 90% delle cose che lei da atleta diligente chiede, e non la farà nuotare il lunedì per poter frequentar­e l’Università. Ma il rischio è che non possa migliorare il cinese — parla inglese, spagnolo, portoghese e tedesco — visto l’obbligo di frequenza, impossibil­e nel prossimo biennio verso i Giochi. E sarà lo stesso una manna per la più eclettica delle azzurre, una che vede oltre la vasca e in questo senso assomiglia a Paltrinier­i. Dopo Detti e Greg, il Moro del nuoto veleggia felice anche con una ragazza, la prima che dopo la parentesi breve del 2010 con la Pellegrini, gli ha dato soddisfazi­oni. Poi Ilaria ringrazia i genitori, che stanno in tribuna, e l’avevano portata a praticare danza classica, ma era nel nuoto che si esaltava il suo stile di vita, e ha scelto i quattro stili in una volta. Gara tremenda e pazzesca se poi la prepari con un solo allenament­o quotidiano come quest’anno pieno anche della maturità, risolta con 95/100 in attesa di studiare Mediazione linguistic­a, facoltà per la quale dovrà sostenere il test d’ingresso il 5 settembre. «La sua energia è unica», resta ammirato Morini, che la mattina l’aveva vista nuotare «malissimo, così siamo tornati in piscina e le ho fatto un po’ di lezioni tecniche». E lei ha sfoderato questo metallo davanti all’esperta scozzese Hannah Miley, figlia di un pilota-allenatore. Del papà invece la Cusinato ha preso il fisico, «la voglia di non arrendersi mai, lo spirito e l’ambizione di arrivare», mentre la mamma insegnante le ha trasmesso i geni di artista che lei ha esaltato nella pittura della casa di San Martino di Lupari, 13.000 abitanti. L’ultimo fenomeno del nuoto azzurro arriva da qui. «E’ unica, persegue gli obiettivi con determinaz­ione e quando fallisce non cerca scuse, ma volta pagina e ce ne mette ancora di più», spiega il Moro, perché «una tigre non perde sonno sopra l’opinione di pecore», come s’è tatuata sul dorso.

SPERANZE Oggi un altro grande talento azzurro cerca quell’oro che alla Cusinato è sfuggito proprio nello stile libero di cui è invece specialist­a Simona Quadarella, autrice del primo tempo nelle batterie degli 800. E cercano gloria anche Ilaria Bianchi ed Elena Di Liddo, tra le prime quattro dietro l’imprendibi­le Sjostrom nei 100 farfalla, mentre l’altro imprendibi­le, Adam Peaty si trascina in finale dei 100 rana Fabio Scozzoli, 30 anni ieri e portati benissimo in acqua...

«A OSTIA DUE ANNI DURI, MA ADESSO SONO CONTENTISS­IMA»

ILARIA CUSINATO

SI ALLENA CON MORINI

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Staffetta 4x100 Sl Vendrame, Zazzeri, Miressi e Dotto
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