La Gumina «CR7-BONUCCI, SONO PRONTO IO A EMPOLI PER VOLARE»
È L’ACQUISTO PIÙ CARO NELLA STORIA DEL CLUB: 9 MILIONI «RONALDO SUPER, MA IO AMO MESSI. RE DEI BOMBER? DICO IMMOBILE...» IL MIO IDOLO ERA DEL PIERO, MA IL MIO MODELLO È MORATA
C’è la Juve che spende cento milioni per CR7 e c’è l’Empoli che, per la prima volta nella sua storia, investe nove milioni per acquistare un giocatore. Due facce dello stesso campionato. L’uomo dei record, in salsa biancazzurra, è Antonino La Gumina, classe ’96, palermitano. Pure lui, come Cristiano, di professione bomber. «Ronaldo è Ronaldo», osserva sorridendo La Gumina. «Però io preferisco Messi. L’argentino è talento allo stato puro mentre il portoghese è un campione che si è costruito lavorando con grande impegno».
La emoziona l’idea di affrontare Ronaldo in campionato?
«Certo. Stiamo parlando di un fenomeno che ha vinto tanti Palloni d’Oro. Non vedo l’ora di tornare allo Juventus Stadium. Un impianto che mi ha fatto venire i brividi anche quando l’ho visto senza tifosi. Tra l’altro, avrò come avversario nuovamente Bonucci. Un duello che aspetto da tempo».
Perché?
«Quando ci ho giocato contro ho avuto con Bonucci uno scontro verbale. Mi aveva fatto un brutto fallo da dietro e io gli avevo risposto. Il centrale della Juve è uno dei più forti difensori in circolazione. Spero di metterlo in difficoltà».
Il suo idolo da ragazzino?
«Del Piero. Però io ho caratteristiche diverse. Diciamo che il mio modello è più Morata».
C’è tanta Juventus nei suoi riferimenti calcistici.
«Anche quando gioco alla Playstation schiero l’attacco bianconero. Paulo Dybala, Douglas Costa e Gonzalo Higuain. Anzi, ora ci sarà Cristiano Ronaldo al posto dell’argentino. Posso dire che nello scambio ci ho guadagnato».
I favoriti per il titolo di goleador del campionato?
«Nell’ordine: Ciro Immobile, Mauro Icardi, Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala».
Lei ha conosciuto Dybala ai tempi del Palermo di Iachini.
«E mi è bastato allenarmi un’ora con l’argentino per capire che avevo accanto un fenomeno».
ANTONINO LA GUMINA ATTACCANTE EMPOLI
I suoi obiettivi stagionali?
«Ho fatto una scommessa con il mio procuratore Vigorelli. Vinco se segno almeno dieci gol. Sono ottimista. Mi piacerebbe calciare anche i rigori ma dovrò “combattere” con Caputo».
Il suo compagno in attacco.
«C’è stato un feeling immediato tra di noi. Faremo una bella coppia».
Il primo impatto con il tecnico Andreazzoli?
«Fantastico. Con i giovani ha tanta pazienza. Cosa che non hanno altri suoi colleghi. E insegna un calcio divertente. L’Empoli gioca un po’ come il Napoli di Sarri».
I compagni di squadra che l’hanno impressionata di più?
«Bennacer e Traorè che è del 2000 ma ha grandi colpi e grande personalità».
Dove può arrivare l’Empoli nella prossima stagione?
«L’obiettivo primario è conquistare la salvezza. Ma questo è un gruppo che può anche provare a guardare qualche metro più in alto. Nell’amichevole contro l’Eintracht di Francoforte abbiamo dimostrato di poter reggere il confronto anche con avversari di livello superiore».
Il presidente Ferrero era sicuro che lei avrebbe scelto la Sampdoria.
«Nel momento decisivo ho chiesto di restare da solo per poter valutare i pro e i contro di Empoli e Sampdoria. Sono rimasto seduto su una sedia venti minuti. In una stanza vuota. E, alla fine, ho scelto di legarmi all’Empoli».
Perché?
«Perché avrò più tempo a disposizione per dimostrare il mio valore».
Lei ha sei tatuaggi.
«Quello al quale sono più affezionato ricorda la data del mio debutto in Serie A, il 4 aprile 2015».
Ha scelto di andare a vivere vicino allo stadio.
«Stiamo sistemando la casa con la mia ragazza Daisy. Che non sa niente di calcio. Ed è un bene perché non si può vivere ventiquattro ore al giorno con il pallone in testa».
E’ stato difficile per un palermitano staccarsi da casa?
«La città di Palermo è nel mio cuore. E spero che il la squadra di calcio torni subito in Serie A».
Parole dolci di un giovanotto che spesso accompagna con un sorriso le sue riflessioni. L’idea di essere il calciatore più pagato della storia dell’Empoli un po’ gli pesa. La Gumina ha un contratto fino al 2023, un ingaggio da cinquecentomila euro netti a stagione e tanto tempo per dimostrare al presidente Corsi che quei nove milioni di euro per portarlo in Toscana sono stati soldi spesi bene. La Gumina può entrare nella storia dei grandi numeri 9 dell’Empoli. Almeno in partenza ha i colpi e il talento dei suoi predecessori Baiano, Montella e Di Natale.