La Gazzetta dello Sport

Minisini-Flamini l’urlo d’argento «Una sbavatura e i giudici ci hanno punito»

●Il Duo misto tecnico è battuto solo dalla Russia. Boy Giorgio: «Se sbagli è finita». Donne: Cerruti-Ferro di bronzo

- Stefano Arcobelli INVIATO A GLASGOW (SCOZIA)

Azzurri con «l’Urlo per Lampedusa»: decisivi 2/10 pagati per un barracuda imperfetto

Un urlo all’inizio, prima del tuffo. Uno alla fine dell’esercizio, quando la musica si ferma. Uno di rabbia dopo, per commentare un argento che doveva e poteva essere d’oro. Per colpa di un barracuda non sincronizz­ato perfettame­nte e che i sommi giudici hanno fatto pagare due decimi alla coppia azzurra più bella del mondo: Giorgio Minisini e Manila Flamini.

LO STESSO TEMA Due romani e una sola mission: continuare a vincere. Nel Duo tecnico ave- vano sbancato ai Mondiali di Budapest con L’urlo per Lampedusa, con la musiche di Michele Braga. Aveva fatto parlare molto quell’ispirazion­e artistica da dedicare al dramma degli immigrati che sbarcano in Italia. Un esercizio difficile, complicato, intenso basato tutto sull’emozione. Ma la Russia s’è presa la rivincita: anzi solo lui, Alexandr Maltseva che ha cambiato partner (dalla Kalancha alla Gurbanberd­ieba) e s’è confermato d’oro come agli Europei 2016, dove Minisini e la Flamini si erano decorati d’argento come qui a Glasgow davanti alla coppia spagnola. «Abbiamo voluto mantenere il filo della storia perché era vincente dice Boy Giorgio - il tema immigrazio­ne resta attuale, ma non vogliamo mandare messaggi politici, solo raccontare un trauma umano. Chi strumental­izza sbaglia, chi muore resta una tragedia che non è di destra e sinistra, sugli aspetti politici ognuno si fa la propria idea. Noi parliamo solo di esseri umani e tragedie quotidiane». Come nelle prove in allenament­o di questa prova tecnica (ci sarà anche il libero per la rivincita) per la quale erano stati cambiati alcuni elementi per via delle regole che cambiano sempre in questa disciplina. Servivano più connession­i, e Giorgio e Manila le hanno eseguite al meglio. «Due punti non ci stanno - fa lei - volevano buttarci giù e ci sono riusciti. Era già tutto deciso dai giudici, abbiamo l’amaro in bocca». E lui: «Questo è uno sport molto particolar­e, al minimo errore ti tagliano non solo le gambe, ma la testa: se sbagli è finita».

BRONZO Poco prima era maturata la conferma di bronzo di Linda Cerruti e Costanza Ferro, coppia savonese di 25 anni, già sesta ai Mondiali e ai Giochi, nel Duo Tecnico tutto rosa. Nella finale con 89.7519 migliorano il punteggio della medaglia di due anni fa. Vincono le russe Svetlana Kolesniche­nko e Varvara Subbotina che totalizzan­o 95.1036. «Un bronzo come due anni fa, un po’ più sudato perché nel libero della squadra abbiamo chiuso al quarto posto dietro alla Spagna e si sa che è difficile recuperare posizioni seppur in esercizi diversi» . E la Ferro: «Appena finito l’esercizio a squadre (quarte nelle qualificaz­ioni, ndr) ci siamo guardate negli occhi: volevamo tornare sul podio».

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Manila Flamini-Giorgio Minisini. Sotto: Linda Cerruti-Costanza Ferro
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