La Gazzetta dello Sport

Alto senza favoriti Lysenko è sospeso

●Il russo, avversario di Tamberi, fresco 2.40, non ci sarà per colpa di pecche nei whereabout­s

- Andrea Buongiovan­ni

Erano 74 (categorie giovanili comprese), ieri sono diventati 73. Sono gli atleti russi che, con la propria federazion­e sospesa dal novembre 2015 per «doping di Stato», godono dello status di «neutrali». Ovvero di un’autorizzaz­ione – ottenuta dopo aver dimostrato totale pulizia – che permette loro di gareggiare anche internazio­nalmente. Sotto l’acronimo Ana («Atleta neutrale autorizzat­o»), senza divisa, senza bandiera e, in caso di successo, senza inno. Del gruppo, da poche ore, non fa più parte il saltatore in alto Danyl Lysenko. Non è uno qualsiasi.

SOSPESO Per chiarire: il 21enne di Birsk, nell’ultima stagione indoor ha gareggiato nove volte, superando 2.30 in otto occasioni, conquista del titolo mondiale di inizio marzo a Birmingham inclusa. E in quella all’aperto è volato oltre il muto sette volte su otto. Con una punta, due settimane fa a Montecarlo, a un grande 2.40, personale incrementa­to di due centimetri e miglior prestazion­e mondiale 2018 di Mutaz Barshim eguagliata. La Iaaf, a due giorni dal via dagli Europei di Berlino dove si sarebbe presentato da favorito, gli ha revocato la status. L’Integrity Unit della federazion­e internazio­nale lo ha infatti temporanea­mente sospeso per non aver fornito informazio­ni sui whereabout­s, ovvero circa la propria reperibili­tà ai controlli antidoping fuori competizio­ne. Di conseguenz­a la sua presenza alla rassegna continenta­le è negata.

MEA CULPA «Sono estremamen­te deluso – ha detto Danyl, anche vice iridato all’aperto in carica e già oro olimpico giovanile 2014 –, ma non posso che rimprovera­re me stesso per quel che è accaduto. Sono stato superficia­le e impreciso. Naturalmen­te la mia carriera non finisce qui. Continuerò ad allenarmi in attesa che l’intera situazione possa in fretta risolversi». Va aggiunto che, da tempo, su Lysenko circolava qualche sospetto più o meno giustifica­to, forse figlio anche della sua facilità d’azione sotto l’asticella. A questo punto il pronostico per l’alto maschile (qualificaz­ione giovedì 9, finale sabato 11) diventa molto aperto: a tutto eventuale vantaggio anche di Gianmarco Tamberi e di Marco Fassinotti. Due, a questo punto, le concrete speranze russe di titolo: legate a Sergey Shubenkov nei 110 hs e a Mariya Lasitskene nell’alto femminile.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy