Alto senza favoriti Lysenko è sospeso
●Il russo, avversario di Tamberi, fresco 2.40, non ci sarà per colpa di pecche nei whereabouts
Erano 74 (categorie giovanili comprese), ieri sono diventati 73. Sono gli atleti russi che, con la propria federazione sospesa dal novembre 2015 per «doping di Stato», godono dello status di «neutrali». Ovvero di un’autorizzazione – ottenuta dopo aver dimostrato totale pulizia – che permette loro di gareggiare anche internazionalmente. Sotto l’acronimo Ana («Atleta neutrale autorizzato»), senza divisa, senza bandiera e, in caso di successo, senza inno. Del gruppo, da poche ore, non fa più parte il saltatore in alto Danyl Lysenko. Non è uno qualsiasi.
SOSPESO Per chiarire: il 21enne di Birsk, nell’ultima stagione indoor ha gareggiato nove volte, superando 2.30 in otto occasioni, conquista del titolo mondiale di inizio marzo a Birmingham inclusa. E in quella all’aperto è volato oltre il muto sette volte su otto. Con una punta, due settimane fa a Montecarlo, a un grande 2.40, personale incrementato di due centimetri e miglior prestazione mondiale 2018 di Mutaz Barshim eguagliata. La Iaaf, a due giorni dal via dagli Europei di Berlino dove si sarebbe presentato da favorito, gli ha revocato la status. L’Integrity Unit della federazione internazionale lo ha infatti temporaneamente sospeso per non aver fornito informazioni sui whereabouts, ovvero circa la propria reperibilità ai controlli antidoping fuori competizione. Di conseguenza la sua presenza alla rassegna continentale è negata.
MEA CULPA «Sono estremamente deluso – ha detto Danyl, anche vice iridato all’aperto in carica e già oro olimpico giovanile 2014 –, ma non posso che rimproverare me stesso per quel che è accaduto. Sono stato superficiale e impreciso. Naturalmente la mia carriera non finisce qui. Continuerò ad allenarmi in attesa che l’intera situazione possa in fretta risolversi». Va aggiunto che, da tempo, su Lysenko circolava qualche sospetto più o meno giustificato, forse figlio anche della sua facilità d’azione sotto l’asticella. A questo punto il pronostico per l’alto maschile (qualificazione giovedì 9, finale sabato 11) diventa molto aperto: a tutto eventuale vantaggio anche di Gianmarco Tamberi e di Marco Fassinotti. Due, a questo punto, le concrete speranze russe di titolo: legate a Sergey Shubenkov nei 110 hs e a Mariya Lasitskene nell’alto femminile.