La Gazzetta dello Sport

DERBY BOLLENTE

La sfida del gol tra Higuain e Icardi infiamma i tifosi Gattuso rilancia le ambizioni, Spalletti ammette: «Sogno Modric». E intanto si gode Lautaro decisivo col Lione (1-0)

- Stefano Cantalupi Davide Stoppini MILANO

Il falso nueve lasciatelo alle convinzion­i spagnolegg­ianti. Qui a Milano funziona in modo diverso: la squadra te la costruisco su chi il 9 lo indossa, lo protegge, lo sceglie come compagno di viaggio e stile di vita. Inter-Milan è un annuncio di film di livello con un copione scontato: le migliori scene saranno girate in area di rigore, guai a cercare altrove. Guai a cercare oltre Mauro Icardi e Gonzalo Higuain, due destinati a sfidarsi anche in classifica marcatori: indigesti l’uno per l’altro, antipatici per i difensori, fingono di addormenta­rsi e poi ti colpiscono.

A NOI DUE Gonzalo, per dire, l’ha fatto venerdì. Quella sul duello con Mauro sembrava una domanda come tante, di quelle perfino ovvie in una presentazi­one ufficiale. Invece il Pipita l’ha presa sul serio, quasi sul personale. Ha scherzato, ma con la faccia scura, delle grandi occasioni. E ha lanciato la sfida: «Lo sai come finirà, cosa vuoi che ti dica», ha risposto al giornalist­a che gli chiedeva del derby. Poi ha snocciolat­o presenze e gol in Serie A in un riuscito sketch con Leonardo, come fosse un consumato esperto di statistich­e. L’ha fatto anche per dire: qualcuno potrà anche pensare che la Juve mi abbia scaricato, ma io sono l’uomo dei record in Serie A. I numeri lo confermano: 36 gol in un campionato non li aveva mai segnati nessuno, tanto per cominciare. E poi c’è il confronto con Icardi: quel 111 a 110 per Gonzalo, alla voce «gol fatti», è maturato in meno presenze e minuti rispetto all’interista.

IN FORMA A testimonia­nza di una voglia matta di spaccare il mondo, Higuain s’è presentato a Milanello in ottime condizioni fisiche: se in passato c’era chi aveva storto il naso per il tempo impiegato dal Pipita a trovare la miglior condizione, quest’estate tutti in silenzio. Il primo giorno di attività da rossonero è consistito in un doppio allenament­o, proprio come avverrà oggi. La mattina è stata dedicata alla seconda parte di test per MilanLab, poi agilità e atletica, in coordiname­nto col programma dettato dallo staff di Gattuso dagli Stati Uniti. A fargli compagnia, Biglia, Bacca e i pochi milanisti non partiti per gli Usa.

QUI MAURO Icardi invece ieri sera s’è allenato a Lecce, contro un Lione che di amichevole aveva poca voglia. Il Mauro estivo sembra un rapace in attesa della preda: queste partite qui servono un po’ come passatempo, un po’ per prendere le misure all’Inter che verrà. E Spalletti sta costruendo proprio intorno a Icardi una squadra diversa. Può sembrare un paradosso: il tecnico sta cercando di dare ai nerazzurri vie alternativ­e per avvicinars­i al gol. E la cosa non può che rafforzare la posizione di Mauro, che spesso è stato costretto a caricarsi sulle spalle tutto il peso offensivo della squadra. La musica era sempre la stessa, con l’ultima in classifica come nei derby. In quei derby dove troverà Higuain, magari pure per invertire una tendenza antipatica, a leggerla con gli occhi nerazzurri: Icardi ha vinto solo una delle 10 volte in cui ha affrontato il collega con la nove sulle spalle. E Gonzalo, contro Mauro, ha segnato il doppio dei gol: 6 contro 3. Appuntamen­to al 21 ottobre, quando il film uscirà nelle sale.

TESTA A TESTA Il nerazzurro ha vinto solo una partita delle dieci contro Gonzalo

Il rossonero si è presentato a Milanello in ottime condizioni fisiche

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25 anni, cresciuto nell’Atletico Mineiro, ha giocato le ultime 5 stagioni nello Shakhtar Donetsk
Nazionale Bernard, 25 anni, cresciuto nell’Atletico Mineiro, ha giocato le ultime 5 stagioni nello Shakhtar Donetsk
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