La Gazzetta dello Sport

Marcelo chi? A CR7 ci pensa Costa

●Dopo i cross mancini del terzino, Ronaldo aspetta quelli di Douglas: i due studiano l’intesa

- @filippocon­t Filippo Conticello

Cris e Doug stanno facendo reciproca conoscenza e potrebbero diventare presto migliori amici. Hanno comuni interessi, ambizioni che combaciano: Cristiano ha bisogno di qualcuno che gli recapiti pacchi regalo dalla fascia, Douglas Costa prova piacere fisico nel fornire questo genere di omaggi ai compagni. Un cannibale di cross assieme a un maestro del cross. Parlano pure la stessa lingua, in campo e fuori: da questo feeling passeranno molte delle future fortune della Signora. Due giorni fa il brasiliano ha «instagramm­ato» una foto sua e del compagno, spalla a spalla, concentrat­i durante una delle tante corse di questi giorni alla Continassa: senza arrivare alle vertigini dei post portoghesi, ha raggiunto un certo successo Social e preso un like con commentino anche da Marcelo. Al netto delle suggestion­i di mercato, è quasi un passaggio di consegne: l’amico riccioluto è stato negli anni del Real il «crossatore» preferito per Cristiano e adesso nella nuova era bianconera il ruolo sarà ereditato da un altro brasiliano. Non un terzino, ma un’ala fatta e finita: diversa la posizione di partenza, simile il mancino e pure il risultato finale.

PRIMO VIOLINO Cristiano in Blanco era abituato discretame­nte: ha avuto a che fare per anni con i maestri del genere. CR7 ha sempre fatto il primo violino, ma 450 gol in nove stagioni sono arrivati così, con un armonico equilibrio di orchestra. Il principale assist-man è sempre stato Benzema, una specie di centravant­i ombra che permetteva a Ronaldo di risucchiar­e quasi tutta la luce, ma i cross sono arrivati soprattutt­o da Marcelo, al top in questa speciale classifica: sono stati dodici i gol di Ronaldo su cross del terzino multitaski­ng, uno in più di quelli su assisten- za di Di Maria, mentre l’altro esterno difensivo, Carvajal, insegue a 8 assieme a Bale. Adesso CR7 affina l’intesa con un altro specialist­a e le premesse per continuare sulla stessa scia ci sono tutte.

LO SCUDIERO Douglas Costa si presentò l’anno scorso in casa della Signora come «il migliore amico dei centravant­i» e poi ha confermato con i fatti: cinque di quelli regalati nell’ultima A sono arrivati da cross e alla stessa maniera è arrivato anche l’unico in Champions, per Mandzukic contro lo Sporting Lisbona a ottobre. Per mesi quando ha alzato la testa dal fondo, Costa ha guardato il Pipita negli occhi. Adesso troverà il nuovo compagno, più elettrico nel produrre finte, nel muoversi da una parte e dell’altra dell’area piccola. Cristiano Ronaldo sta gettando le basi per il futuro con il socio in questi giorni di solitudine agli ordini di Aldo Dolcetti. Quando torneranno i compagni dall’America, Cristiano potrà provare dal vivo anche altre connection decisive nella Juve che sarà. Un esempio su tutti: nell’ultima Liga il giocatore che l’ha cercato con più insistenza è stato Toni Kroos, ora dovrà ricostruir­e un ecosistema simile anche con Miralem Pjanic. Al contrario Douglas ha davanti una sfida supersonic­a: superare i 106 dribbling, più di qualunque altro nell’ultimo campionato. Per la ricerca ossessiva del numero sulla fascia, in fondo, il brasiliano ricorda il Cristiano prima maniera (con le dovute differenze, soprattutt­o dal punto di vista fisico). Quel giocatore, però, ha mutato completame­nte forma, con l’età si è progressiv­amente spostato verso il centro e ha imparato a gestire scientific­amente le energie. Cristiano oggi è un centravant­i, anzi «il» centravant­i, mentre Costa si sta vestendo da fedele scudiero. Non ha i riccioloni, ma lo stesso sinistro brasiliano di Marcelo: in fondo, Doug ricorda a Cris un vecchio amico.

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GETTY Cristiano Ronaldo, 33, e Douglas Costa, 27, corrono insieme durante una seduta alla Continassa

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