Il bunker di Mazzarri va al crash test con il Liverpool
●Difesa a 3 imbattuta nelle 5 amichevoli: linea compatta e innesti positivi di Izzo e Bremer. E ora arriva l'esame più difficile
É
stato l’incipit di una ricostruzione, di una rivoluzione silenziosa, convinta ma progressiva. E ora tutto sta tornando dove tutto era cominciato: dal capitolo primo del «codice-Mazzarri», ovvero da quella difesa immaginata e progettata come un incastro di automatismi, di tempi perfetti d’inserimenti, di scalate e sincronismi da rispettare in maniera maniacale. Esattamente un mese fa Mazzarri rindossò nuovamente pantaloncino e maglietta dopo le vacanze per tornare in campo e sin dal primo giorno, al raduno del 5 luglio al Filadelfia, ha insistito sul lavoro sulla difesa. Il primo pilastro del nuovo Toro che verrà: la difesa a tre, lanciata per la prima volta nello scorso campionato a Cagliari il 31 marzo dopo i primi 3 mesi con Mazzarri di prove e adattamenti con una linea a quattro.
IL PERNO C’è stata una sottile linea rossa che ha unito Cagliari e Bormio: quell’assetto difensivo che ha fornito garanzie nel girone di ritorno (concluso con soli 19 gol subiti in 19 partite) e che ha rappresentato la piattaforma sulla quale ricostruire questo Toro carico di ambizioni ed entusiasmo. E i primi risultati hanno confermato che la strada è quella giusta: Sirigu è uscito imbattuto dalle prime 5 amichevoli estive. Certo, la caratura degli avversari non è sempre stata di primo piano (Bormiese, Pro Patria e Renate) ma poi sono arrivati avversari di livello superiore (Nizza e Chapecoense) e anche qui la difesa ha tenuto alla grande. All’orizzonte ora c’è Anfield: martedì con il Liverpool (ieri 5-0 al Napoli) il vero «crash-test». Dopo gli addii di Burdisso e Molinaro, il perno della ricostruzione è stato Nkoulou, reinventato nel ruolo di regista difensivo, finora l’unico che ha sempre giocato tutte le amichevole. Poi Mazzarri ha scelto di ruotare gli altri difensori alla sinistra e alla destra del camerunese: dall’inossidabile Moretti sul centrosinistra passando per gli inserimenti dei volti nuovi Izzo (ormai già una certezza in questo gruppo) e del giovane brasiliano Bremer, arrivato come un giocatore tutto da scoprire ma che ha già sorpreso per qualità tecnica e affidabilità.