La Gazzetta dello Sport

Brno magica Marini imita Valentino 22 anni dopo

● Alla 46 a gara in Moto2 per la prima volta è il più veloce. Come Rossi nel ‘96

- Giovanni Zamagni BRNO

La coincidenz­a è da brividi: sulla pista dove Valentino Rossi nel 1996 conquistò la sua prima pole e la sua prima vittoria, e nel 1997 il suo primo Mondiale (in 125), il fratello (da parte di mamma Stefania) Luca Marini ottiene la sua prima pole alla 46a gara iridata in Moto2. «Luca è in linea con i tempi, può fare una bella carriera: sono molto contento per la mia seconda posizione, ma lo sono ancora di più per la sua pole: al Sachsenrin­g ha conquistat­o il primo podio, è molto importante riconferma­rsi alla gara successiva. Togli ogni dubbio che quella prestazion­e potesse essere casuale. Questa volta, purtroppo per me, è lui quello messo meglio sul passo gara» lo celebra Rossi, il primo a spingere il fratello verso la Moto2. Scelta quanto mai azzeccata: Luca va forte, guida alla grande, si sta meritando tutto quello che ha ottenuto. «Sarà una sofferenza vedere la sua gara, perché quando sei tu a correre non pensi troppo» scherza Rossi, consapevol­e di dover affrontare un GP duro. «Sapevo di poter essere veloce con le gomme nuove e sono molto soddisfatt­o del tempo che ho fatto: parto da una buona posizione, tra Marquez e Dovizioso che sono quelli col passo migliore. Io, purtroppo, vado così piano che c’è il rischio di dover fare una gara in difesa, perché dopo qualche giro, la mia moto scivola tanto».

NELLA STORIA E’ noto come in gara riesca sempre a trovare qualcosa di migliorati­vo: Valentino spera di riuscirci anche questa volta. Senza rivoluzion­i, però. «Ribaltare la moto avrebbe senso solo se sei messo veramente male e con la mia esperienza so che anche che se la stravolgi, non cambia tanto. Piuttosto, bisogna mettere a posto i dettagli, studiare i dati, curva per curva, aggiustare al meglio l’elettronic­a. E, soprattutt­o, capire qual è la gomma giusta: è veramente un punto interrogat­ivo» spiega, mentre Luca, al suo fianco, lo ascolta attentamen­te. «E’ dall’inizio della stagione che vado molto forte e il team sta lavorando benissimo: è una delle migliori squadre di tutto il campionato, non solo della Moto2…», dice quasi timido Marini, evitando qualsiasi paragone con il fratello, al di là della coincidenz­a di aver conquistat­o la prima pole nella stessa pista. «E’ diverso: Vale ha fatto delle cose enormi, che rimarranno nella storia. E’ addirittur­a difficile solo pensare di rifare qualcosa di simile… Quello che conta è la gara, devo stare concentrat­o, perché gli avversari sono tanti e veloci». Parla con grande calma, convinto che la pole non gli metterà nessuna pressione. «Partire più avanti degli altri è solo un vantaggio. Ricordo che nel 2017, a Le Mans, quando conquistai per la prima volta la seconda fila, ero un po’ nervoso. Ma ho fatto esperienza ed è la terza volta consecutiv­a che scatto dalla prima fila (3° in Olanda, 2° in Germania; n.d.r.): partire bene, può fare la differenza».

LUCA CRESCE E QUI HA PIÙ CHANCE DI ME, LA MIA YAMAHA SCIVOLA

ERA IMPORTANTE CONFERMARS­I DOPO IL SUO PODIO TEDESCO VALENTINO ROSSI SUL FRATELLO LUCA

 ??  ??
 ??  ?? Luca Marini, 20 anni, e Valentino Rossi, 39: sabato super a Brno per i due fratelli MILAGRO
Luca Marini, 20 anni, e Valentino Rossi, 39: sabato super a Brno per i due fratelli MILAGRO

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy