La Gazzetta dello Sport

Andrea gongola: «Un giro da figo»

●«Pole di valore perché ottenuta di forza». Era dal 2016 in Malesia che non ci riusciva

- BRNO g.z.

Questa volta, perfino il freddo Andrea Dovizioso stenta a trattenere l’entusiasmo. «Quando fai un giro così ti senti un figo: mi è capitato poche volte nella mia carriera. Non a caso, quando ho tagliato il traguardo, non ho nemmeno controllat­o il monitor, pur sapendo che Petrucci e Rossi, dietro di me, avrebbero anche potuto fare un tempo migliore del mio. Ero comunque soddisfatt­o del mio 1’54”689, per me non sarebbe cambiato niente se loro fossero stati più veloci…» sorride Andrea, che non scattava in pole dal GP della Malesia 2016, poi vinto proprio davanti a Rossi. «E’ una pole bella, anche se di solito non gli do grande importanza: ha valore, perché è arrivata di forza, dopo un gran giro. E’ stato bello provare questa sensazione: a me non capita spesso in qualifica. La moto ha risposto molto bene: potevo guidare aggressivo, ma fluido. E’ il mix perfetto che i piloti cercano», sottolinea con soddisfazi­one. Adesso, però, viene il difficile. «Non è chiaro per nessuno il passo gara: sappiamo nemmeno noi come siamo messi in confronto agli avversari. Il mio passo è buono, siamo veloci, in linea con i migliori, ma quanto efficaci è impossibil­e dirlo».

RIVALI Andrea elenca quelli che sembrano, sulla carta, gli avversari più insidiosi: «Marquez e Pedrosa sono messi molto bene, anche se poi molto dipende da come parti e da che strategia puoi fare. Petrucci e Lorenzo sono veloci e anche Rossi dirà la sua, sapendo bene che lui in gara tira fuori qualcosa di diverso. Noi siamo stati veloci fin dal primo turno: partiamo con una buona base». Bel passo in avanti di Lorenzo: «Abbiamo migliorato molto, sarà fondamenta­le guidare pulito». Soddisfatt­o Petrucci: «Ho centrato l’obiettivo di partire dalla seconda fila: per la gara punto a stare nei primi 5».

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