Mio fratello CR7: «Juve, farà la storia»
●Hugo racconta Cristiano: «È in una squadra eccellente e darà tutto se stesso, lui ha bisogno della sfida»
Non esiste più la vecchia casetta di famiglia alla Quinta do Falcao, bairro di Sao Antonio a Funchal: lì Hugo vedeva crescere il fratello, felice solo con il pallone. Un prodigio nel quartiere più popolare della capitale di Madeira dove le vite sono in salita come le strade scoscese. Oggi Hugo Aveiro, fratello maggiore di CR7, vive ancora sull’isola, un puntino nell’Atlantico dove anche le pietre parlano di Ronaldo. Lui racconta ai turisti le origini del mito, descrive una storia diversa dagli altri meninos da rua, ragazzini cresciuti per strada. Hugo assomiglia più a loro che all’atleta assoluto che si ritrova per fratello: imperfetto e fragile, starebbe meglio in un libro di Saramago, eretico portoghese e cantore degli ultimi. Il fratellone di Cristiano ha, infatti, avuto una vita turbolenta e Ronaldo stesso l’ha tirato su dall’abisso prima che precipitasse. Pare che abbiano fatto un patto di sangue prima della finale di Champions 2014 contro l’Atletico: «Se io la vinco, tu la smetti di bere», avrebbe detto Cristiano. Oggi una copia della Coppa sta nel suo museo nel cuore di Funchal. Lo dirige proprio Hugo, che sta ormai bene ed è da poco diventato un tifoso bianconero. Dentro al Museu CR7 trovi di tutto, dai palloni portati a casa dopo ogni tripletta alle maglie storiche, ma nella cassaforte dei ricordi c’è una novità aggiunta da poco.
Cosa è quella nuova statua nel museo, Hugo?
«Avete visto? È una statua a grandezza naturale di Cristiano che indossa la maglia bianconera della Juventus. E non solo: abbiamo già alcune foto del suo primo giorno a Torino, quello in cui ha firmato il nuovo contratto. E poi ci sarà pure un nuovo spazio di esposizione in cui mostreremo tutti i futuri trofei che vincerà in Italia».
Lo dà per scontato anche lei?
«È presto per prevederlo. Ma, sì, credo che Cristiano avrà successo anche alla Juventus... Dal mio punto di vista, ha scelto un club eccezionale e lui lo aiuterà a ottenere grandi risultati. Tra l’altro, l’Italia è un Paese meraviglioso per giocare a calcio: da voi c’è da sempre un ottimo campionato».
Come lo ha sentito in questi primi giorni bianconeri?
«Per come lo conosco darà tutto quello che ha in corpo per mantenersi a questo livello, anzi per migliorarsi. Sono sicuro che le sue performance saranno all’altezza. La Serie A è un campionato molto competitivo e credo che sarà parte della storia di questa lega. Per lui è una nuova sfida e lui ama avere sempre nuove sfide davanti».
Il mondo Juve è impazzito: se lo aspettava?
«È sempre difficile prevedere come il mondo dei tifosi reagisce alle novità, ma di una cosa sono sicuro: i tifosi juventini lo sosterranno sempre e comunque, proprio come faccio io. Questa è, in generale, una grandissima Juve: assieme a Cristiano, ci sono tanti giocatori eccellenti».
Al punto che è la favorita per la Champions?
«Ma la Juve combatte ogni anno per conquistarla! E questa stagione, a maggior ragione, non fa eccezione. Nessuno di noi può conoscere il futuro: occorre aspettare e lavorare».
A proposito di lavoro, come va il suo al museo?
«Ha aperto nel 2013, quando Ronaldo aveva già vinto parecchio e si sentiva l’esigenza di creare uno spazio per i fan. Adesso fa 100mila presenze l’anno. A Madeira ci sono tante bellezze naturali, ma l’isola è diventata famosa grazie a lui: c’è gente che la visita semplicemente perché vuole vedere dove è nato Cristiano».
Sa che lo stesso fermento si respira nella comunità italiana?
«Non ho amici italiani qui a Madeira, ma mi hanno già contattato. Molti, tifosi della Juve, sono felici...»
PENSO CHE MIO FRATELLO AVRÀ SUCCESSO ANCHE CON I BIANCONERI
LA JUVE COMBATTE SEMPRE PER LA CHAMPIONS, ORA SARÀ LO STESSO
HUGO AVEIRO FRATELLO DI RONALDO