La Gazzetta dello Sport

L’amico Tuchel ha conquistat­o le stelle del Psg

●Il nuovo tecnico canta nello spogliatoi­o, parla già francese e ha legato con Neymar

- Alessandro Grandesso PARIGI

In tedesco si dice «glücklich». In francese, «heureux». Insomma, Thomas Tuchel è sempliceme­nte «happy», contento. Come recita la nota canzone di Pharell Williams scelta sabato sera, dopo aver vinto la supercoppa di Francia con un netto 4-0 sul Monaco, per soddisfare i suoi giocatori che in sala stampa prima lo hanno «docciato» di champagne e poi lo hanno obbligato al rituale di presentazi­one. Ossia cantare davanti a loro, come promesso alla vigilia. E così il nuovo tecnico del Psg ha colto l’occasione per auto-promuovers­i pure davanti ai giornalist­i. Con un certo piglio, Tuchel si è esibito in un paio di strofe subito riprese a squarciago­la dal resto della squadra. Incluso Neymar, sempre più parigino pure lui, che in campo aveva festeggiat­o il primo titolo stagionale con lo slogan coniato in spogliatoi­o per celebrare le vittorie: «Champions, mon frère». Campioni, fratello.

SORRISI Due video, subito virali, che illustrano il clima positivo instaurato­si al Psg. Forse pure inatteso visto che Tuchel era arrivato a Parigi con la reputazion­e di allenatore nevrotico e dittatoria­le. E incapace di gestire le star. Invece i giocatori gli danno del tu e lui risponde con pacche sulle spalle e qualche battuta. «E’ presto per giudicarlo come tecnico – sottolinea Verratti —, ma è una grande persona. Ci è vicino, ha sempre il sorriso ed è il miglior modo di lavorare».

OK NEY Ma il vero indice di gradimento è il buonumore di Neymar che Tuchel ha corteggiat­o fin dal primo giorno: «Lo metterò al centro del mio progetto». Evitando così di ripetere l’errore del predecesso­re Emery che non solo, almeno inizialmen­te, si era rifiutato di cantare davanti ai giocatori, ma era pure andato in collisione con il brasiliano, trattandol­o alla pari di Cavani. Tuchel invece ha scelto di valorizzar­e il giocatore più caro della storia del calcio, conquistan­do pure la fiducia della presidenza. Tanto che anche il d.s. Henrique, che avrebbe preferito un altro profilo, secondo France Football si sente marginaliz­zato, costretto ad assecondar­e i diktat di mercato del suo allenatore.

MANIA Nel frattempo, il nuovo tecnico, che parla già un buon francese ed ha per procurator­e un noto agente di star tedesche, con il mini-show di sabato si è conquistat­o pure i giornalist­i che hanno lanciato una sorta di Tuchel-mania. Alimentata da vari aneddoti. Come il fatto di aver disegnato di sua mano le modifiche del centro di allenament­o, e di aver marcato il territorio facendo il giro dei bar, ristoranti e discoteche frequentat­i dai giocatori parigini. Da capire se Neymar e compagni abbiano gradito l’incursione nei loro rifugi notturni, dove di solito impongono l’omertà per restare clienti.

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AP Thomas Tuchel, a sin. con il microfono, canta nello spogliatoi­o

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