Verona ritrova il Pazzo Henderson rivelazione È poker alla Juve Stabia
●A segno anche Matos, Caracciolo e Di Carmine. E lo scozzese delizia il Bentegodi
Si diverte, vincendo con la bontà del gioco, l’Hellas. Verona ritrova Pazzini, scopre il talento puro di Henderson, insieme all’istinto naturale per il gol di Di Carmine. La Juve Stabia cade, si rialza con uno scatto improvviso, infine cede, pagando un divario netto, il cui calco è il 4-1 che sigilla il conto. Grosso punta su un assetto iper-offensivo. Mette Pazzini a giocare da vertice alto. A supporto, schiera Laribi. Sulle fasce si allargano Lee e Matos con licenza di dribblare e tirare. Lo fa bene proprio Matos, che apre il tabellino dopo 8’, in chiusura a un’azione pregevolissima, innescata da Laribi. Il Verona fa girare palla muovendosi dalla difesa, con Souprayen che imposta e Caracciolo che tampona le avanzate debolucce della Juve Stabia. Tenta di far valere il fisico Melara, si segnala Canotto, ma l’Hellas alleggerisce senza faticare. Il 2-0 lo firma Caracciolo, lesto a intervenire in area su uno spiovente da calcio di punizione. Funziona, alla prima prova ufficiale, la coppia di centrocampo: Gustafson e Henderson abbinano muscoli e tecnica. La manovra gialloblù frulla, rallentata soltanto dal gran caldo: Rapuano infatti sceglie di ricorrere a un timeout a metà tempo.
APPLAUSI La Juve Stabia non manca di orgoglio che risalta nel colpo curvo di Canotto, in apertura di ripresa. Pazzini, un attimo prima, si era visto respingere da Bacci la «veronica» che sarebbe valsa il terzo gol. Al Verona, però, basta poco per allungare di nuovo. Stavolta non ce n’è: il Pazzo infila di giustezza, pescato nel traffico dell’area da Henderson. Un pezzo di bravura dello scozzese, l’assist, e il pubblico del Bentegodi, deliziato dal suo piede fino, gradisce. Gli applausi si allungano fino alla rete di Di Carmine, subentrato a Pazzini. Dopo è accademia.