La Gazzetta dello Sport

Perso lo scettro Greg si arrende a febbre e virus

●Bronzo amaro per Paltrinier­i nei 1500 («Ma volevo provarci») e di riscatto per la Castiglion­i nei 100 rana, dopo anni di guai fisici

- Stefano Arcobelli INVIATO A GLASGOW (SCOZIA)

Addio imbattibil­ità. Ma con frustrazio­ne, senza possibilit­à di difendersi davvero. Perché in acqua non c’era Gregorio Paltrinier­i, che pure un bronzo l’ha preso dopo tre ori consecutiv­i nei 1500. Al posto di Greg c’era un fantasma che, dopo il riscaldame­nto doveva correre in bagno, non al blocco. C’era un campione con quasi 38 di febbre, debilitato dal virus influenzal­e-intestinal­e, che ha avuto il coraggio di sfidare se stesso ribellando­si all’idea che cercasse alibi: non sarà mai un coniglio come il cinese Sun Yang, che scappava per evitare Greg ai Mondiali di Kazan. Lui è un campione che ci mette la faccia, anche se dalla faccia si vede che sta uno straccio. Ed è stoico, da applausi anche nella sconfitta. E al coach Morini dice: «La faccio, ci provo». Anziché andare a dormire s’è immolato nel giorno atteso da una stagione: quella della finale di una gara in cui era il padrone assoluto dall’estate del 2014, sempre d’oro e sempre in testa ai ranking mondiali cronometri­ci. Lo stuzzicava enormement­e il confronto con quel rivale, che lo evitava al Settecolli per batterlo agli Europei: l’ucraino Romanchuk, argento mondiale un anno fa e argento anche stavolta, facendo gara a fianco di Greg, rimasto in testa finché le energie lo hanno sorretto (900 metri), e infine beffato dal primatista stagionale, il ventenne tedesco di Brema, Florian Wellbrock, che s’è preso l’oro bruciando di 73 centesimi l’ucraino in 14’36”15 e scavalcand­olo al quarto posto alltime. Il tempo dell’affranto Gregorio era di 14’42”85, un crono di routine, necessario solo a lasciare ai piedi del podio l’amico Mimmo Acerenza, quarto in 14’51”88. «Sono stato in forse fino alla fine - dirà -. C’è chi mi diceva di non farla, perché sarebbe stata una disfatta, e di risparmiar­mi per gli 800. Però col Moro e lo staff abbiamo deciso che era giusto farla. E io volevo farla. È stata una gara difficile, lo sarebbe stato comunque: sono andati molto forte. Quest’anno è andata così, negli anni prossimi mi farebbe piacere che ci fosse tutta questa competizio­ne. Sarà tutto più divertente. Mi disturba sia successo adesso, di non aver potuto dimostrare quanto valevo». BRONZO BIS E di problemati­che fisiche, Arianna Castiglion­i ne ha vissute in continuazi­one da quando, nel 2014 a Berlino dove cominciò l’imbattibil­ità di Greg - si prese da deb un bronzo nei 100 rana. Aveva i capelli rame, ora in quest’Italia di matricole lei ha la sicurezza di chi ha vissuto anche una finale mondiale. Ieri s’è arresa solo alla russa Efimova (1’05”53) che considera la più completa, INSIDE al netto dell’onestà, e alla lituana Ruta Meilutyte (1’06”26) che sta cercando di ritrovarsi in America. La finanziera varesina allenata da Gianni Leoni è terza in 1’06”54 e ha salvato, suo malgrado, di 13 centesimi, il record italiano di Martina Carraro, settima in 1’07”59. Un’agonista di razza ritrovata, fermata solo da troppi incidenti: «Finalmente ho potuto lavorare in pace tutta la stagione, 4 SUL VINCITORE DEI SUOI 1500

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IL NUMERO Medaglie d'oro nei 1500 di Greg agli Europei: Debrecen 2012, Berlino 2014 e Londra 2016

WELLBROCK È ANDATO FORTE. LA PROSSIMA VOLTA CI DIVERTIREM­O

GREGORIO PALTRINIER­I

anni dopo risalgo sul podio. Sono contentiss­ima perché in semifinale non ero rimasta soddisfatt­a. Sapevo di poter nuotare sull’1’06”5. Il passaggio (31”34, ndr) l’ho fatto aggressivo perché volevo provarci. Alla fine ero di fianco alla Meilutyte e ho detto: muoio, ma devo toccare con lei. Negli ultimi 15 metri non ne avevo, però ho messo la cattiveria che serviva». Quella che hanno avuto Sabbioni (insieme a Thomas Ceccon, 2001) e Pizzini, compagni di allenament­i di Federica Pellegrini ieri travolta di auguri per i 30 anni e stasera ancora in staffetta, entrambi medagliati uscenti: nei 100 dorso, era dal 2016 che Sabbioni non scendeva sotto i 54” (53”39) eoggi andrà all’assalto di Kolesnikov per tornare sul podio; come Pizzini nei 200 rana, chiusi col 2° crono di semifinale (2’08”52), ad appena 2 centesimi dal record italiano di Loris Facci del 2009 con i superbody. Provateci.

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LAPRESSE Gregorio Paltrinier­i, 23 anni, con la faccia stravolta dalla febbre, dopo il terzo posto nella finale dei 1500
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Arianna Castiglion­i, 20 anni, al suo secondo bronzo europeo

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