SARÀ RINNOVO PIÙ RITOCCO PJANIC E JUVE AVANTI TUTTA
●Il regista bosniaco vede il procuratore a Milano Niente cessione per ora: presto il ritocco a 6 milioni
Previsto un aumento da 4,5 a 6 milioni annui Si allontana la cessione
Un pranzo più o meno galeotto e un piccolo giallo risolto in fretta. Con Miralem Pjanic più vicino alla Juve, a dispetto delle voci che lo vogliono nel mirino delle grandi d’Europa, Real Madrid in particolare. Ieri il centrocampista bosniaco, rientrato di buon’ora a Torino dalla tournée negli Usa, ha raggiunto Milano per un importante appuntamento con i suoi rappresentanti. O meglio: sulle prime si era sparsa la voce che a quella tavolata, in cui tutti parlavano inglese, potesse esserci un esponente di un importante club straniero. Del resto, l’imminente chiusura dei trasferimenti in Premier League tiene tutti sulle spine.
I VICINI Il caso ha voluto che al tavolo adiacente ci fosse una nutrita comitiva di politici di centrodestra, molti dei quali appassionati di calcio. Su tutti il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, noto tifoso juventino (iscritto allo Juventus Club Montecitorio). Qualcuno ha riconosciuto Miralem, ma ha prevalso l’aplomb istituzionale. Al massimo una foto di nascosto, ma niente selfie. Tanto meno approcci o saluti. Solo tanta curiosità da soddisfare: con chi stava dialogando lo juventino? Nel giardino dello storico ristorante Berti, a due passi da Palazzo Lombardia, c'erano un bel po’ di commensali. Pochi conoscono Fahli Ramadani (il nuovo agente di Pjanic) e i suoi collaboratori. Così nessuno poteva cogliere che era appena terminato un vertice strategico in vista dell’incontro già fissato con la Juve al termine del mercato.
L’AVVISO L’a.d. bianconero Beppe Marotta è informato del summit a due passi dalla stazione Centrale e alle porte del quartiere Isola. Tutto alla luce del sole, insomma. In linea con una serie di proficui contatti preparatori delle scorse settimane. Il club di Andrea Agnelli ovviamente ha sfruttato l’effetto Ronaldo per lanciare messaggi propositivi a tutti i big della rosa. Anche il ritorno di Bonucci alza l’asticella delle ambizioni e dimostra che il club non intende privarsi dei pezzi pregiati. Il messaggio è arrivato (forte e chiaro) anche al giocatore acquistato due estati fa dalla Roma, in una sontuosa campagna acquisti coronata dal super-ingaggio di Gonzalo Higuain.
SLIDING DOORS Nel frattempo il Pipita ha dovuto fare le valigie per far spazio a CR7, mentre il bosniaco è ritenuto fondamentale nel progetto tattico di Allegri. Così il management juventino si prepara a riconoscergli l’adeguamento tanto atteso e invocato soprattutto da papà Fahrudin, spettatore interessatissimo di questa nuova tappa della carriera del figlio prediletto. Ora come ora lo stipendio pesa per 4,5 milioni netti sino al 2021. L’idea dei vertici juventini è di portare il guadagno medio a 6. Va definito se prolungare solo sino al 2022 o se spingersi sino al 2023: cioè per 5 anni.
LA TRATTATIVA Nei sondaggi iniziali il clan Ramadani ha presentato una richiesta intorno agli 8 milioni, vale a dire più dello stesso Dybala che ne guadagna 7,3. Il tutto ovviamente senza considerare i ricchi bonus, che puntualmente condiscono le buste paga delle vedette juventine. La trattativa si preannuncia laboriosa, ma non complicata. Spira aria di ottimismo tra le parti, anche perché tra le buone intenzioni della società c’è anche la disponibilità a vagliare un’offerta importante se al termine della prossima stagione Pjanic dovesse davvero decidere di provare nuove esperienze. Nella scorsa primavera Miralem aveva espresso proprio questo desiderio, annusando l’arrivo di offerte da società di primaria importanza. In effetti qualche interessamento c’è stato, ma nessuno si è avvicinato alla fatidica quota 100 milioni: vale a dire la soglia sopra la quale i campioni d’Italia sarebbero potuti cadere in tentazione. A questo punto l’idea di adeguare lo stipendio al bosniaco e di prolungargli il contratto è un’attestazione di fiducia che evidentemente soddisfa il giocatore. Senza parlare di clausole (evidentemente bandite da queste parti) l’apertura a future prospettive di vendita mette il talento di Tuzla a proprio agio. All’inizio di una stagione piena di entusiasmo è lui stesso il primo a comprendere quanto sia importante ricoprire un ruolo da protagonista in una squadra così competitiva, forse come non mai. Così più che di blindatura si può parlare di un nuovo patto, con vista sull’Europa.
>Il club bianconero è disposto ad aprire per una uscita nella prossima stagione
Per adesso Miralem guadagna 4,5 milioni: al lavoro il suo agente Ramadani
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DA FERMO
Le punizioni segnate da Miralem Pjanic in maglia Juve, tre il primo anno e tre il secondo