La Gazzetta dello Sport

IL TORO A LIVERPOOL E JUAN JESUS APRE...

BOLDRINI, GRIMALDI, PAGLIARA

- Filippo Grimaldi

Il Gallo ad Anfield, roba da brividi. Andrea Belotti, «the italian striker», come lo hanno definito in Inghilterr­a per presentare l’amichevole di lusso del Liverpool di Klopp (che, fra l’altro, ha sempre avuto grande consideraz­ione per il bomber granata) contro la squadra guidata da Mazzarri. Il migliore dei momenti possibili, in questa estate che ha riconsegna­to al Toro il Belotti dei giorni d’oro (sereno e leggero fuori, ma devastante sul campo), depurato dalle scorie di una stagione con troppi alti e bassi, finalmente senza la pressione del mercato addosso, e pazienza se anche il presidente Urbano Cairo e la società avevano immaginato per lui una vetrina mondiale in Russia. Appartiene tutto al passato, oggi Mazzarri si può godere un attaccante che ha chiuso due settimane di ritiro lavorando sempre da primo della classe, giocando e segnando molto (8 centri in 5 partite), con un sacro fuoco addosso destinato a rappresent­are la carta in più per i granata in campionato.

VETRINA Certo, il Liverpool inizia il campionato domenica prossima, ha anticipato il raduno rispetto al Toro, e sta dimostrand­o — per informazio­ni, chiedere ad Ancelotti... — quale sia già oggi il suo valore. Contestual­izzando tutto, come chiede Mazzarri, bisognerà insomma dare il giusto peso alla sfida di stasera (inizio ore 20.30, diretta su La7 e Torino Channel), che il tecnico considera un passo sulla via dell’avviciname­nto alla Coppa Italia e al campionato. La realtà racconta comunque che il Gallo, insieme al nuovo Torino, è pronto per riaffaccia­rsi sulla ribalta internazio­nale da protagonis­ta nella notte di Anfield contro il Liverpool. Una sfida da vedere. E da vivere, per il Gallo.

CERTEZZE Mazzarri ha convocato 21 giocatori, lasciando a casa, oltre ai lungodegen­ti Bonifazi, Damascan e Lyanco, anche Acquah (in permesso per motivi personali), Ljajic (problema alla coscia sinistra che verrà valutato nei prossimi giorni) e Obi (sindrome parainflue­nzale, recita il bollettino medico ufficiale del club). Ci sono già alcune certezze, in questo precampion­ato: Izzo, innanzitut­to, che stasera dovrebbe tornare il padrone della fascia destra in coppia con De Silvestri, ma pure Nkoulou al centro della difesa. Sta crescendo Meité, va rivisto Berenguer a sinistra, piace Bremer per la sua solidità. Il resto, per ora, è un Toro da battaglia, ma che deve essere rifinito innanzitut­to sulla fascia con l’esterno che attende Mazzarri. Prima, però, c’è questa serata di gala inglese, da vivere come un premio al gran lavoro svolto sin qui dal Torino.

NON SOLO GALLO Oltre al suo uomosimbol­o, Mazzarri ha altre certezze, da Izzo a Nkoulou

Per i granata questo è l’ultimo test amichevole prima della Coppa Italia

CHIAVE State calmi, se potete, anche se l’occasione è ghiotta, almeno quanto grandi sono i rischi di andare in battaglia contro i vicecampio­ni d’Europa. In casa loro, con il muro impression­ante della Kop a far da contorno alla sfida. Più che un esame di inglese, l’amichevole di stasera assomiglia a una prova di maturità per un Toro che vuole diventare grande in fretta. Navigando a vista a livello di obiettivi, ma con una precisa identità e un dna granata.

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LAPRESSE Andrea Belotti e Armando Izzo: due certezze granata

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