La Gazzetta dello Sport

Ciao Kalinic: è Atletico Bernard, beffa Everton

●La punta via a titolo definitivo. Per il brasiliano, il club di Liverpool supera anche il Chelsea

- Stefano Cantalupi Marco Guidi MILANO AFP

Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. Lo insegnava il Trap quando Leonardo era ancora un calciatore e non sedeva dietro a una scrivania in giacca e cravatta. Bernard sembrava a un passo dal Milan, ma il Leo dirigente non ha piazzato l’affondo decisivo. Una riflession­e di troppo, forse addirittur­a un ripensamen­to a pochi metri dal traguardo e il brasiliano dello Shakhtar è volato in Inghilterr­a. Ma non al Chelsea, società che se lo contendeva con i rossoneri da quasi due settimane e che lo aspettava con trepidazio­ne a Londra, bensì all’Everton. Il classico terzo incomodo, spuntato ieri dal nulla, ma con un’offerta che gli agenti del brasiliano hanno giudicato «irrinuncia­bile».

SORPASSO In soldoni, un contratto quinquenna­le con ingaggio e commission­e ben più alti di quelli proposti da Milan (3 milioni all’anno per 4 anni più 2 alla firma) e Blues. Bernard è atteso a Liverpool già in giornata: da limare gli ultimi dettagli, tra cui l’otteniment­o del permesso di lavoro in Inghilterr­a da extracomun­itario. In questo caso, una formalità: perché se è vero che Bernard non ha giocato il 75% delle partite con la sua nazionale negli ultimi due anni (il Brasile), è indubbio che sia a un livello tale da «contribuir­e in modo significat­ivo allo sviluppo del gioco del calcio nel Regno Unito». Le 8 presenze con 3 gol nell’ultima Champions League dovrebbero bastare come prova per qualsiasi commission­e sul lavoro.

CENTROCAMP­O Se ieri doveva essere il giorno della svolta per Bernard, non è andata meglio sugli altri fronti. Quelli in entrata, s’intende. Leonardo ha raffreddat­o i sogni più bollenti, a cominciare dalla suggestion­e Milinkovic-Savic che era iniziata a girare da qualche giorno. Il serbo è stato preso come esempio dell’affare che il Milan non può permetters­i: «Il Fair play finanziari­o ce lo impedisce – ha detto Leo –, anche se Sergej è il primo nome che farei se mi chiedesser­o quale giocatore vorrei come rinforzo... per potenziale di migliorame­nto e personalit­à non teme confronti». Meteo nuvoloso anche sul fronte Rabiot. Leo non ha negato di apprezzare le qualità del francese, suo pupillo all’epoca parigina, ma ha smentito ogni contatto con l’entourage del giocatore, assistito dalla mamma-agente Veronique. «È un calciatore del Psg», s’è limitato a rispondere a chi gliel’ha domandato. Se sarà solo pretattica lo sapremo presto, ma i campioni di Francia fanno muro sul 23enne centrocamp­ista.

CIAO NIKOLA Meglio concentrar­si, allora, sulle uscite. Perché lì, invece, le cose cominciano a sbloccarsi. Vendere è il presuppost­o per presentars­i con qualche velleità a questi ultimi dieci giorni di mercato, nonché per rassicurar­e la Uefa sull’atteggiame­nto virtuoso della gestione Elliott. Il primo tassello che va a posto si chiama Nikola Kalinic: il croato era considerat­o di troppo già prima dell’acquisto di Higuain: da ieri si conosce la sua destinazio­ne. Che, come previsto, è l’Atletico Madrid. Al Milan andranno 15 milioni complessiv­i, cessione a titolo definitivo: non un grande affare per il cub di via Aldo Rossi, che l’aveva pagato 25 un’estate fa. Kalinic, autore di soli 6 gol in una stagione rossonera piuttosto disgraziat­a,

I SOGNI Milinkovic-Savic impossibil­e, Leonardo frena pure su Rabiot: «Mi piace, ma è un giocatore del Psg»

proverà a dimenticar­e in Spagna anche un Mondiale di fatto mai iniziato. Oggi sarà a Madrid per le visite mediche, l’operazione è stata sbloccata dal passaggio di Gameiro al Valencia. Un futuro in Liga potrebbe attendere pure Andre Silva, il cui destino al Milan – per ammissione di Leonardo – è incerto. Per il portoghese c’è un ritorno di fiamma del Siviglia, ma i rossoneri non possono venderlo per meno di 30 milioni, altrimenti incorrereb­bero in una minusvalen­za: va studiata una formula adeguata. Chi dovrebbe restare a Milanello, invece, è Suso: dopo le parole del giocatore («presto vorrei rinnovare»), è arrivata la conferma di Leonardo, che lo considera importante per il progetto. E se il Milan d’inizio luglio faceva venire propositi di fuga a qualunque talento, quello di oggi inizia a diventare intrigante per tutti.

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● 1. Nikola Kalinic, 30 anni, ha disputato una sola stagione in rossonero LAPRESSE ● 2. Bernard Anicio Caldeira Duarte, 25 anni, ha giocato con lo Shakhtar Donetsk negli ultimi 5 anni, dopo essere cresciuto nell’Atletico Mineiro GETTY ● 3. Adrien...
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