La Gazzetta dello Sport

Con Correa la Lazio ha un nuovo jolly d’attacco

●Arrivato al posto di Felipe Anderson, si propone per dare variazioni al gioco di Inzaghi: «Voglio fare la differenza»

- Nicola Berardino ROMA

Con l’arrivo di Joaquin Correa sono cresciute le opzioni offensive della Lazio. Il 23enne argentino, ingaggiato per colmare la partenza di Felipe Anderson, si prospetta come un vero jolly per la manovra d’attacco di Inzaghi. Sul piano tattico potrebbe infatti assicurare qualche soluzione in più rispetto al fantasista brasiliano, rimasto comunque un progetto incompiuto nel suo percorso in biancocele­ste. La decisione di puntare sull’argentino è stata pure ancorata al fattore età, ma si è sviluppata sugli orizzonti di crescita intravisti dal d.s. Tare. Sabato, nel test di Stoccolma contro l’Arsenal, Correa ha esordito in biancocele­ste subentrand­o nella ripresa a Luis Alberto. Ma l’ex Siviglia non sarà solo un’alternativ­a per lo spagnolo. Potrebbe affiancarl­o nella trequarti se Inzaghi deciderà di affidarsi anche al 3-4-2-1, un modulo che sembra stuzzicare il tecnico sempre attento a valutare i margini di migliorame­nto del proprio disegno tattico. Pur nei limiti di una condizione ancora da completare, Correa ha esibito i suoi tipici spunti per verticaliz­zare il gioco. Con una certa predisposi­zione a cercare il tiro che lo propone pure come opzione per situazioni particolar­i in prima linea.

OBIETTIVI «Alla Lazio voglio fare la differenza», ha detto con tono convinto nella presentazi­one di Formello. È tornato in Italia dopo la parentesi alla Sampdoria (gennaio 2015giugno 2016). «Col Siviglia ho imparato tanto in un campionato come la Liga, ma anche in Champions. Ora il mio obiettivo è quello di crescere sul piano della concretezz­a sul campo: per fare più assist e più gol». La prossima settimana, giorno 13, compirà 24 anni: Correa sente di esser nel momento decisivo della sua carriera. Anche per rientrare nella nazionale argentina in pianta stabile dopo l’esclusione dalla lista per il Mondiale in Russia.

PREPARAZIO­NE Ieri mattina, il trequartis­ta ha svolto, con Caceres, esercizi specifici per potenziare la sua preparazio­ne atletica. Nel pomeriggio ha partecipat­o alle prove tattiche che erano rivolte soprattutt­o a rodare i sincronism­i difensivi. Il test di domenica contro il Borussia Dortmund sarà un’importante verifica non solo per Correa, ma per tutta la squadra in vista del debutto in campionato contro il Napoli di sabato 18 agosto. Intanto, nel ritiro tedesco di Marienfeld, si sta portando la preparazio­ne dopo le due settimane di Auronzo. Strakosha e Marusic sono tornati ad allenarsi a tempo pieno con i compagni. A parte solo Berisha. «Stiamo lavorando in particolar­e sull’intensità e sulla forza esplosiva», ha precisato il preparator­e Fabio Ripert ai microfoni di Lazio Style Channel. Gruppo molto determinat­o. Anche via social. «Mai mollare, le grandi cose richiedono tempo!», così Immobile ha postato la sua carica su Instagram. Oggi, seduta al mattino; pomeriggio libero: con possibilit­à per i biancocele­sti di sfidarsi sui go kart nel vicino autodromo di Harsewinke­l, un’esperienza già fatta due anni fa.

STOP MURGIA Ieri ha lasciato il ritiro Alessandro Murgia a causa di una frattura al dito anulare della mano sinistra. Oggi sarà operato a Roma. «Un piccolo intervento chirurgico per poter tornare più velocement­e ad allenarmi», ha rassicurat­o il centrocamp­ista.

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Joaquín Correa, 23, argentino, è arrivato dal Siviglia GETTY

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