Ora Juan Jesus apre. E Gibbs scavalca Ola Aina
●Anche Petrachi è volato in Inghilterra Si tratta col WBA, rispunta Boli Mbombo Ljajic può partire. E Krunic è a un passo
Sembrava una storia finita, è diventato piano piano un sogno possibile, resta una trattativa difficile. Ma, una spintarella alla volta, quel muro che sembrava indistruttibile, eretto da Juan Jesus nelle prime settimane di luglio verso il Torino, inizia a mostrare le prime crepe. Atterriamo su un pianeta che richiama assoluta prudenza: perché la Roma e la possibilità di giocare la Champions sono stati a lungo un fascino irresistibile, e perché il numero di telefono del procuratore del brasiliano è finito sull’agenda di molti d.s. e intermediari di tutta Europa (come il Porto e un paio di club turchi). Ma nelle ultime ore da tutto il fronte della trattativa filtra un’indicazione precisa: una breccia è stata aperta. Per la prima volta, Juan Jesus sta tentennando di fronte alla possibilità di vestire la maglia granata nel prossimo anno. Una prima apertura, dunque, c’è stata. Ma occhio a farla facile, nelle lunghe rincorse è d'obbligo il richiamo alla prudenza.
LA CILIEGINA Intorno a Juan Jesus c’è stato un pressing accerchiante. A partire dalla Roma, che gli ha fatto capire con chiarezza che è fuori dal progetto Di Francesco, per il quale è il quinto centrale con il poco spazio che gli concederà. Il Toro, invece, gli offre un ruolo da protagonista - con Mazzarri che lo ha chiamato personalmente -, e la chance di guadagnare gli stessi soldi della Roma (dove gli resta un biennale da 2,2 milioni annui) spalmando l’ingaggio su qualche stagione in più. Il Toro non ha mai mollato: può essere la ciliegina per completare una difesa che a settembre vedrà il ritorno di Lyanco dal Brasile. Si costruisce il terreno per piazzare il colpaccio nel rush finale.
LE FASCE Prima, però, il Toro vuole completare gli incastri sulle fasce. Non c’è aria di colpo nelle prossime 24 ore, appare più probabile che l’affondo decisivo possa esserci nel finesettimana. Con un post-it da mettere in evidenza: ieri il d.s. Petrachi è volato in Inghilterra insieme alla squadra. Assisterà al test di Anfield per verificare di persona la tenuta del gruppo con un top team europeo a una decina di giorni dall’inizio del campionato. La coincidenza vuole, però, che i due principali obiettivi per le fasce siano proprio tesserati con squadre inglesi, con le quali Petrachi lavora ormai da giorni con un prezioso gioco di sponde con agenti e intermediari. A partire da Kevin Gibbs del WBA, che sembra aver scalato le gerarchie granate e per il quale Petrachi si tratta un prestito con diritto di riscatto, per finire a Ola Aina del Chelsea (l’ultimo anno all’Hull). Sullo sfondo Aleesami del Palermo, mentre riprende quota Boli BolingoliMbobo del Rapid Vienna, già sondato una ventina di giorni fa. Nulla impedisce che, in queste ore inglesi, Petrachi possano approfondire i due principali obiettivi made in England.
LE USCITE Acquah non è partito per Liverpool e il mercato non c’entra nulla: ha avuto un permesso per un motivo strettamente personale. Detto questo, il ghanese è promesso sposo con l’Empoli dal quale arriverà Krunic. Obi tratta con il Celta Vigo, Atalanta, Spal e Bologna insistono su Bonifazi, sono pronti a uscire Ljajic e Niang. Il primo piace in Francia, Turchia e Russia, per il secondo si aspetta la mossa del Nizza (o di altri club) che vada oltre la richiesta (rifiutata) di prestito. È un arrivederci per il difensore ’99 Buongiorno che va in prestito secco al Carpi in B e per il portiere ’97 Zaccagno girato alla Pro Piacenza in C.
SULLA LISTA Il genietto serbo piace in Turchia. Niang, è attesa l'offerta giusta
Obi tratta col Celta Acquah verso l'Empoli, Buongiorno in prestito al Carpi