La Gazzetta dello Sport

«IL MONDIALE LO HA RIBADITO: POSSESSO PALLA TRAMONTATO, SI VINCE CON EQUILIBRIO E VELOCITÀ NEL RIBALTARE L’AZIONE. LA SVEZIA? UN CALCIO ANTICO...»

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intenderci, cono la Russia ha consumato il campo in verticale, ma così non si va lontano. Infatti è stata eliminata».

E la Croazia?

«Ha fatto vedere il calcio più bello, grazie alla tecnica dei suoi uomini. Ma preferisco la Francia, con Giroud primo terminale di una nazionale votata al sacrificio, ma letale dopo il recupero del pallone».

E l’Italia di Mancini ritornerà protagonis­ta?

«Ha tutto per fare bene da c.t. e la Nazionale può contare su giovani di grande spessore: Chiesa mi ha impression­ato, ma Caldara, Romagnoli, Conti, Cristante, Belotti, sono una garanzia. Balotelli? Grandi qualità, tocca a lui dimostrare che merita fiducia».

Sfida scudetto non più solo tra Napoli e Juve. Concorda?

«Sì, Inter e Roma diranno la loro. Il Napoli di Sarri era la squadra più bella da vedere con un possesso palla non fine a se stesso. La volata è stata decisa da pochi dettagli, la Juve aveva la rosa più completa».

Arricchita da un certo Ronaldo.

«Una fortuna per l’Italia: può aprire la strada ad altri campioni, Modric ora tentenna...».

Si aspettava il ritorno di Bonucci alla Juve?

«Mi ha sorpreso. Ma lui è uno dei difensori più forti al mondo e la Juve sa bene cosa fare sul mercato. Credo che la voglia di vincere in Champions sia stata la molla di entrambi».

Lei è molto legato al Bari: riparte in D con De Laurentiis patron.

«Può essere la svolta per una città davvero unica, ma serviva voltare pagina. Con De Laurentiis è stato fatto».

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Davide Nicola, 45 anni, impegnato in una escursione tra le montagne della Valle d’Aosta

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