Foden: tecnica, talento innato e testa a posto
Phil Foden, il ragazzo che ha incantato Wembley nel Community Shield appena due giorni fa, ha già un soprannome pesante: «L’Iniesta di Stockport». Iniesta, insieme a David Silva, è la stella polare di questo boy nato a Stockport, dieci minuti di treno da Manchester, dove Phil va ancora a pescare insieme al padre. Un hobby che ci ha regalato un aneddoto. Quando ad aprile il Manchester City conquistò il titolo grazie al ko del Manchester United con il West Bromwich Albion, Vincent Kompany, capitano della banda di Guardiola, chiamò Foden al telefono: «Stiamo andando a festeggiare al pub, vieni anche tu». Phil, imbarazzato, declinò l’invito: «Non posso, ho promesso a mio padre di accompagnarlo a pescare».
LA STORIA Foden, 18 anni, è un giovane con i piedi di zucchero, il talento innato e la testa che funziona. E’ stato la star dell’Inghilterra campione del mondo Under 17 – Phil fu premiato miglior calciatore del torneo —, grandi firme della moda lo hanno scelto come testimonial, gode della stima incondizionata di Guardiola, ma è ancora un figlio di Stockport dove, quando capita, si diverte a giocare a calcio per strada con i vecchi amici. E’ legatissimo ai genitori, Phil e Claire, persone semplici, che hanno avuto il buon senso di sostenerlo nel percorso sportivo senza allontanarlo dalla scuola. La famiglia Foden, con ben sei figli, si trasferì al completo a Cheadlie nel 2011 per stare accanto al giovane Phil, arruolato nell’accademia del Manchester City. In questi anni, diversi club hanno avvicinato i Foden per assicurarsi il ragazzo, ma il desiderio di Phil di restare in una società dove è approdato nel 2016 un allenatore come Guardiola ha stoppato qualsiasi tentativo di scippo. Il contratto firmato nel 2017 scadrà nel 2020, ma è scontato che nei prossimi mesi ci sarà un adeguamento. Nel 2011 Foden faceva il raccattapalle del City. Oggi è l’uomo di Wembley.
●Da raccattapalle a uomo di Wembley, il centrocampista è stato la star dell’Inghilterra U17 campione del mondo