Puig, il gioiellino nato nella Masia studia da Iniesta
In casa blaugrana c’è chi sostiene che l’erede di Don Andrés ci sia già, senza bisogno di dover scandagliare il mercato e spendere cifre folli. Il futuro direttore d’orchestra, almeno da quanto fatto vedere nella tournée estiva, potrebbe rispondere al nome di Ricard Puig Martì, il “canterano” che sta convincendo Valverde con uno stile di gioco e una tecnica da campioncino. Sbarcato alla Masia nel 2013 dopo aver mosso i primi passi nel Terrassa, dove il padre ha speso quasi l’intera carriera solcando la fascia sinistra, il 19enne trequartista si è messo in mostra nelle amichevoli di lusso contro Tottenham, Roma e Milan, tanto da meritarsi gli elogi di Gennaro Gattuso (“quando tocca il pallone è uno spettacolo, pura poesia”) e la prima pagina del quotidiano catalano Sport, che ha certificato “la nascita di una stella”. DIAMANTE GREZZO Dopo una sessantina di minuti collezionati in Segunda nello scorso campionato con il Barça B, Puig è stato protagonista agli ordini di Valverde in tutte e tre le sfide di Icc disputate negli Usa, dove ha sostituito Gomes, Arthur e Alcacer. Ruoli diversi per il 19enne catalano, che però ha sempre esibito una tecnica fuori dal comune, grande rapidità di esecuzione e una spiccata visione di gioco che ne fanno un potenziale trequartista di primo livello. Di fatto, in tutte le categorie giovanili ha sempre indossato la maglia numero 10. Gli unici dubbi erano legati a un fisico ancora acerbo e troppo leggero, ma i progressi dell’ultima stagione l’hanno proiettato alla soglia della prima squadra, dove potrebbe tranquillamente ritagliarsi il suo spazio. Per movenze e stile di gioco ricorda in modo impressionante quell’Iniesta che ha fatto la storia blaugrana degli ultimi dieci anni. Sotto la sapiente guida di Valverde può davvero raccoglierne l’eredità colmandone (almeno parzialmente) il vuoto.
●●ià promosso da «Sport»: «E’ nata una stella». E da Gattuso: «Quando tocca il pallone è uno spettacolo, pura poesia»