La Gazzetta dello Sport

Simon scatenato «Civitanova, voglio alzare tanti trofei»

●Il d.s. Cormio sul reclamo del Sada, ex club del cubano, alla Fivb: «Nessun metodo scorretto»

- Mauro Giustozzi CIVITANOVA (MC)

La festa in riva all’Adriatico è tutta per Robertland­y Simon, l’ultimo acquisto in ordine di tempo della nuova Lube stellare. Non ha guastato la gioia dei tifosi presenti l’intervento della sua vecchia società, il Sada Cruzeiro che ha presentato un reclamo alla Federazion­e internazio­nale con riferiment­i alla responsabi­lità di Civitanova per uso di «metodi scorretti per ottenere l’accordo con il giocatore». Non solo intervento in Fivb ma anche in un comunicato molto duro nei confronti del centrale cubano e della Lube rea, secondo il club brasiliano, di essere stata la regista occulta della rottura di Simon un anno prima della fine del contratto. Ma il club marchigian­o rimanda al mittente le accuse piovute dal Brasile. «Noi non ci siamo mai interessat­i del rapporto Simon-Sada Cruzeiro – afferma il d.s. biancoross­o Beppe Cormio –. A noi è stato proposto il giocatore dall’anno prossimo quando sarebbe andato in scadenza. Abbiamo fatto un contratto a iniziare dal 2019: successiva­mente ci è stato detto che c’era la possibilit­à di liberarlo subito in quanto esistevano gravi situazioni che riguardava­no il pagamento e la parte fiscale del giocatore stesso. Naturalmen­te noi non sia- mo a conoscenza di nulla al riguardo e di certo non intervenia­mo. Abbiamo sempliceme­nte detto che se il giocatore si fosse liberato prima avremmo volentieri anticipato il nostro accordo».

PRESSIONE Il dirigente marchigian­o ribadisce l’estraneità della società in questo braccio di ferro tra Simon e Sada. «Dico solo che la Lube in tutto questo non c’entra nulla: non abbiamo mai fatto pressione su nessuno – ribadisce Cormio – Sappiamo per certo che la Fivb lo tessererà per la Lube e questa è una certezza. Simon, non volendo chiudere forzatamen­te il suo rapporto col club brasiliano, ha voluto andare ad incontrare di persona il presidente del Sada, ma l’esito di questo faccia a faccia non è stato risolutivo. La situazione la conoscono bene Simon ed il suo procurator­e, certo meglio di noi. Qualsiasi accordo faccia il cubano con il vecchio club è un problema che non riguarda Civitanova». Simon ha invece idee chiarissim­e su cosa vuol fare. «Mi piace lavorare, mi piace la sfida e sono tornato in Italia più cattivo di prima. Questa squadra è sicurament­e la più forte di tutte quelle in cui ho giocato – ha ribadito il centrale cubano – Non mi pongo nessun limite: voglio alzare tanti trofei. Ho scelto Civitanova perché sono certo di poterci riuscire». E sul lavoro basta dire che Simon è giunto in città venerdì sera e già sabato mattina era in palestra.

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