Un inferno di fuoco sull’A14 a Bologna Crolli ed esplosioni: un morto e 68 feriti
●Un’autocisterna tampona un camion in coda Incendio e scoppi a catena: cede anche un ponte
avvertito in molte zone di Bologna. Si è pensato al peggio, a un attentato o ad un terremoto. Tutto è successo attorno alle 14: prima il tamponamento fra una cisterna che trasportava gpl e un camion. E poi l’apocalisse. I due mezzi si sono immediatamente incendiati e sono esplosi dopo qualche minuto. Si sono susseguiti altri scoppi, il ponte sulla via Emilia è parzialmente crollato e le auto di due concessionarie parcheggiate sotto il ponte della tangenziale sono andate in fiamme. L’onda d’urto ha fatto saltare le finestre e scardinato tapparelle e serramenti delle case nel popoloso quartiere nella zona a nord ovest di Bologna. L’autista dell’autocisterna è l’unica vittima accertata anche se ancora non si può escludere che il bilancio possa aggravarsi. Tra i 68 feriti 14 sono in gravi condizioni: sono stati colpiti da schegge e detriti, alto tri hanno riportato pesanti ustioni su varie parti del corpo. Ma tra le persone ricoverate ci sono anche 11 carabinieri e due poliziotti della stradale che stavano dirigendo il traffico in un precedente incidente.
I racconti di chi ha assistito a questo inferno sono forti.
«Ci sono stati 7-8 minuti di scoppi: non ho davvero pensato a un incidente, avevo pensa-
ad un attentato», racconta uno dei testimoni, che si trovava in un ristorante in quel tratto di Borgo Panigale che si affaccia sul viadotto della via Emilia. «Con la deflagrazione — continua — il tetto di vetro del locale è crollato e le persone sono scappate. Eravamo seduti, a un certo punto si è sentito un boato fortissimo ed ha cominciato a venire giù tutto. Ho guardato fuori e mi è sembrato di vedere tutta una parete di fiamme». L’onda d’urto è stata violentissima, come ha confermato Giovanni Carella, coordinatore dei vigili del fuoco dell’Emilia-Romagna: «Molte persone hanno riportato ferite da taglio per i vetri scoppiati. La deflagrazione è stata molto violenta e ha squarciato le lamiere dell’autocisterna».
LA CHIAVE Gravi ripercussioni sulla viabilità Toninelli: «Faremo luce sulle cause»
I testimoni: «Forte boato e poi è venuto giù tutto, sembrava un attentato»
Per chiarire la dinamica dell’incidente sono stati utili i video delle telecamere di sicurezza.
È stata l’autocisterna a tamponare il mezzo che lo precedeva: molto probabilmente l’autista non si è accorto che si stava formando una coda ed ha centrato in pieno il camion che aveva davanti. La procura di Bologna, intanto, aprirà un fascicolo per disastro colposo a carico di ignoti. Si tratta di un atto dovuto che servirà a far luce sulle cause dell’incidente: potrebbe trattarsi di una fatale distrazione, di un guasto tecnico oppure di un malore dell’autista. Il ministro delle Infrastrutture Toninelli ha assicurato su Twitter: «Approfondiremo le cause degli incidenti e interverremo, laddove possibile, per evitare che simili tragedie capitino di nuovo».
L’incidente ha creato molti disagi alla circolazione.
Le ripercussioni sul traffico, in un periodo di pieno esodo per le vacanze, sono state pesantissime. Il raccordo di Casalecchio (che collega a Bologna l’Autostrada del Sole con l’A14 Bologna-Taranto) è uno dei punti caldi della viabilità italiana. L’autostrada è stata chiusa in entrambe le direzioni e i tempi per ripristinare il traffico su questo tratto non saranno brevi. Il ponte infatti è collassato e in mezzo all’autostrada si è aperta una voragine.
E sono riemersi così i problemi legati alla sicurezza sulle nostre strade.
Massima attenzione al tema e alle «condizioni di lavoro dei conducenti, in particolare nel trasporto di materiale infiammabile» è quello che chiede la Filt Cgil, il sindacato dei lavoratori dei trasporti. Ma a parlare di vera e propria emergenza sulle strade è Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, definendo il disastro di ieri «una sorta di “Viareggio 2” sulle strade anziché sulle ferrovie. «Il gravissimo incidente di Bologna — tuona il presidente dell’Associazione sostenitori Polstrada — certifica una situazione di vera emergenza: sulla sicurezza stradale e sull’autotrasporto su gomma si deve fare una riflessione non più rinviabile: in che modo il sistema sta arbitrando il settore? Con quali modalità?».