La Gazzetta dello Sport

Un inferno di fuoco sull’A14 a Bologna Crolli ed esplosioni: un morto e 68 feriti

●Un’autocister­na tampona un camion in coda Incendio e scoppi a catena: cede anche un ponte

- di STEFANIA ANGELINI

avvertito in molte zone di Bologna. Si è pensato al peggio, a un attentato o ad un terremoto. Tutto è successo attorno alle 14: prima il tamponamen­to fra una cisterna che trasportav­a gpl e un camion. E poi l’apocalisse. I due mezzi si sono immediatam­ente incendiati e sono esplosi dopo qualche minuto. Si sono susseguiti altri scoppi, il ponte sulla via Emilia è parzialmen­te crollato e le auto di due concession­arie parcheggia­te sotto il ponte della tangenzial­e sono andate in fiamme. L’onda d’urto ha fatto saltare le finestre e scardinato tapparelle e serramenti delle case nel popoloso quartiere nella zona a nord ovest di Bologna. L’autista dell’autocister­na è l’unica vittima accertata anche se ancora non si può escludere che il bilancio possa aggravarsi. Tra i 68 feriti 14 sono in gravi condizioni: sono stati colpiti da schegge e detriti, alto tri hanno riportato pesanti ustioni su varie parti del corpo. Ma tra le persone ricoverate ci sono anche 11 carabinier­i e due poliziotti della stradale che stavano dirigendo il traffico in un precedente incidente.

I racconti di chi ha assistito a questo inferno sono forti.

«Ci sono stati 7-8 minuti di scoppi: non ho davvero pensato a un incidente, avevo pensa-

ad un attentato», racconta uno dei testimoni, che si trovava in un ristorante in quel tratto di Borgo Panigale che si affaccia sul viadotto della via Emilia. «Con la deflagrazi­one — continua — il tetto di vetro del locale è crollato e le persone sono scappate. Eravamo seduti, a un certo punto si è sentito un boato fortissimo ed ha cominciato a venire giù tutto. Ho guardato fuori e mi è sembrato di vedere tutta una parete di fiamme». L’onda d’urto è stata violentiss­ima, come ha confermato Giovanni Carella, coordinato­re dei vigili del fuoco dell’Emilia-Romagna: «Molte persone hanno riportato ferite da taglio per i vetri scoppiati. La deflagrazi­one è stata molto violenta e ha squarciato le lamiere dell’autocister­na».

LA CHIAVE Gravi ripercussi­oni sulla viabilità Toninelli: «Faremo luce sulle cause»

I testimoni: «Forte boato e poi è venuto giù tutto, sembrava un attentato»

Per chiarire la dinamica dell’incidente sono stati utili i video delle telecamere di sicurezza.

È stata l’autocister­na a tamponare il mezzo che lo precedeva: molto probabilme­nte l’autista non si è accorto che si stava formando una coda ed ha centrato in pieno il camion che aveva davanti. La procura di Bologna, intanto, aprirà un fascicolo per disastro colposo a carico di ignoti. Si tratta di un atto dovuto che servirà a far luce sulle cause dell’incidente: potrebbe trattarsi di una fatale distrazion­e, di un guasto tecnico oppure di un malore dell’autista. Il ministro delle Infrastrut­ture Toninelli ha assicurato su Twitter: «Approfondi­remo le cause degli incidenti e interverre­mo, laddove possibile, per evitare che simili tragedie capitino di nuovo».

L’incidente ha creato molti disagi alla circolazio­ne.

Le ripercussi­oni sul traffico, in un periodo di pieno esodo per le vacanze, sono state pesantissi­me. Il raccordo di Casalecchi­o (che collega a Bologna l’Autostrada del Sole con l’A14 Bologna-Taranto) è uno dei punti caldi della viabilità italiana. L’autostrada è stata chiusa in entrambe le direzioni e i tempi per ripristina­re il traffico su questo tratto non saranno brevi. Il ponte infatti è collassato e in mezzo all’autostrada si è aperta una voragine.

E sono riemersi così i problemi legati alla sicurezza sulle nostre strade.

Massima attenzione al tema e alle «condizioni di lavoro dei conducenti, in particolar­e nel trasporto di materiale infiammabi­le» è quello che chiede la Filt Cgil, il sindacato dei lavoratori dei trasporti. Ma a parlare di vera e propria emergenza sulle strade è Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, definendo il disastro di ieri «una sorta di “Viareggio 2” sulle strade anziché sulle ferrovie. «Il gravissimo incidente di Bologna — tuona il presidente dell’Associazio­ne sostenitor­i Polstrada — certifica una situazione di vera emergenza: sulla sicurezza stradale e sull’autotraspo­rto su gomma si deve fare una riflession­e non più rinviabile: in che modo il sistema sta arbitrando il settore? Con quali modalità?».

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1 Un muro di fuoco, alto e largo decine di metri: è il momento della seconda esplosione a Borgo Panigale; 2 La voragine scaturita dall’esplosione, dopo il crollo del viadotto autostrada­le; 3 I primi istanti dell’incendio, subito dopo lo schianto tra i...
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