IL PESO DI MILIK NEL NUOVO NAPOLI
Le scelte di Ancelotti
El Matador Cavani può starsene tranquillo a Parigi. Era e resterà un giocatore amato dal popolo del San Paolo. Ma il Napoli può fare a meno di lui. De Laurentiis ha fatto la sua scelta, niente tuffi nel passato. E la magia di sinistro di Arkadiusz Milik nell’amichevole contro il Borussia Dortmund rafforza l’idea del presidente. Il centravanti polacco non è un ripiego. I due gravi infortuni hanno lasciato un alone di mistero sul reale valore di questo bomber. Che merita un’opportunità vera. Sulla carta è un centravanti perfetto per le idee di Ancelotti. È forte nel gioco aereo ma sa muoversi fuori dall’area di rigore. È una prima punta naturale ma è bravo a dialogare nello stretto con i compagni. Ha fisico ma anche tecnica. La rete messa a segno contro il Borussia, con quel sinistro a girare da fuori area, non è un colpo per tutti. C’è potenza, piede delicato e anche eleganza. Milik ne giocherà tante con Carletto. E il Napoli dovrà imparare a sfruttare al meglio un centravanti diverso da Mertens. Il polacco ha bisogno di cross dal fondo. Contro il Borussia Dortmund se ne sono visti pochi. Normale, con il tridente offensivo InsigneMertens-Callejon il gioco aereo non poteva essere la soluzione principale. Ma ora, con Milik, è un’opzione importante.
Il Napoli riemerge dopo la goleada subita contro il Liverpool superando i tedeschi del Borussia (imbattuti in precampionato) per 3 a 1. Due risultati opposti. La verità sta nel mezzo. La squadra partenopea deve ancora crescere. Come gruppo e a livello individuale. Ma la strada imboccata è quella giusta e c’è tempo prima del debutto in campionato all’Olimpico contro la Lazio. Ancelotti mescola le carte. Un segnale. In questa stagione non ci sarà solo un ristretto gruppo di titolari. Il nuovo tecnico, a differenza di Sarri, ruoterà tanti giocatori. Uno stimolo in più per tutti. Anche per Maksimovic, costretto l’anno scorso a emigrare in prestito in Russia perché bocciato dall’allenatore toscano e autore nell’amichevole contro i tedeschi di un gran gol di testa. Maksimovic ha fatto coppia in partenza con Chiriches. Due alternative. Niente che si avvicini a Koulibaly, che è uno dei pochi insostituibili della squadra. Karnezis stavolta non ha commesso errori ma la questioneportiere è ancora da chiarire.
Tornando alle scelte di mercato va segnalata la crescita di Verdi. Il presidente De Laurentiis non perde occasione per ricordare che Chiesa resta uno dei suoi obiettivi futuri. Ma Verdi, un’ottima scelta del diesse Giuntoli, dimostra di poter diventare subito un valore aggiunto. Contro il Borussia è partito a destra. E come Callejon (che ha chiuso la sfida con un gol fantastico) non ha mai fatto mancare il suo sostegno al centrocampo in fase di non possesso palla. Una crescita tattica in linea con le speranze di Ancelotti. Il talento, invece, non è in discussione. Verdi ha trovato subito un ottimo feeling con Milik, ha servito l’assist a Maksimovic e ha cercato anche il gol su punizione. Personalità. Quella che vuole il tecnico del Napoli. Infine, sta cercando di ritrovare i tempi di gioco giusti Diawara, costretto nella passata stagione a vivere all’ombra di Jorginho. Il ragazzino deve riprendere confidenza con il ruolo. Lo può aiutare il fatto che questo Napoli ha idee tattiche diverse. Pressa alto in partenza per poi abbassarsi e ricompattarsi più indietro rispetto all’era Sarri. Insomma, un nuovo spartito. Il problema di Diawara è che Ancelotti è convinto che Hamsik possa vivere un’altra fase della sua carriera indossando i panni del regista. Marek si è esibito in questa posizione per metà della ripresa. Tocchi laterali, poche verticalizzazioni. E’ proprio sicuro Ancelotti che sia giusto rinunciare alla qualità e alle invenzioni di Hamsik nella metà campo avversaria?