La Gazzetta dello Sport

Capelli d’oro bronzo al collo «Ci ho creduto fino alla fine»

●Sui 10.000 l’azzurro adottato in Etiopia sorprende. «Ci proverò anche nei 5000»

- Andrea Buongiovan­ni INVIATO A BERLINO (GERMANIA)

Sul podio europeo dei 10.000 alla seconda esperienza della carriera sulla distanza. Il bronzo di Yeman Crippa risplende come un oro. Il 21enne poliziotto trentino di origini etiopi, una lunga sequela di medaglie continenta­li giovanili, soprattutt­o nei cross, è protagonis­ta di una gara tatticamen­te ( quasi) perfetta. A esaltare una storia personale che, non a caso, è già stata soggetto di un docufilm. E a ridare linfa a una tradizione, quella del mezzofondo prolungato tricolore che, da qualche tempo, dopo gli Ortis, i Cova, i Mei, gli Antibo e i Meucci, attendeva un nuovo interprete.

LA GARA Yeman, capelli tinti di oro platino («L’ho deciso dal parrucchie­re durante l’ultimo raduno al Sestriere»), resta coperto, nelle retrovie di un gruppo presto allungato, mentre davanti, sotto l’incedere dei turchi keniani Arikan e Ozbilen (non due sconosciut­i), si procede a strappi e con parziali non irresistib­ili, da 2’50” al km. Quando Ozbilen, poco dopo il passaggio dal quarto, dà uno scossone deciso, il plotone si fraziona. E Crippa scivola all’indietro. C’è apprension­e. Ma, evidenteme­nte, è una scelta figlia della maturità raggiunta in una stagione in cui, sotto la guida di coach Massimo Pegoretti, ha stracciato tutti i personali, firmando tre record italiani under 23 e cancelland­o dalla lista personaggi del peso degli stessi Mei e Panetta. Yeman rientra un po’ alla volta, in progressio­ne. E resta lì, sornione. La selezione vera, dopo un passaggio ai 5000 in 14’08”, si fa negli ultimi due km. Col belga Bashir Abdi e lo spagnolo Adel Mechaal a dettare il ritmo. L’azzurro sta nell’ombra dei primi. Sino alla bagarre dell’ultimo 400. Ha da sempre uno spunto importante, una volata a volte irresistib­ile. La sfrutta anche stavolta. Sebbene non basti per imporsi. Con un ultimo 1000 da 2’33”, vince il 30enne francese corso Morhad Amdouni (28’11”22), sullo stesso Abdi (28’11”76) e, appunto, su Crippa (28’12”15). Il tempo è lontano da quello del debutto sui 25 giri di maggio a Londra (27’44”21), ma che importa? Lorenzo Dini, intanto, è 13° in 28’45”04.

LA STORIA « Ci ho creduto fino all’ultima curva quando ero ancora quarto — esulta Yeman —: solo Amdouni e Abdi stavano meglio di me. Questa è la prima medaglia che conta davvero nella mia carriera, devo continuare così. Curavo il tedesco Ringer, che considerav­o il favorito, ma quando ho capito che per lui non era giornata, ho accelerato per non perdere contatto con la testa del gruppo. Allungare dai 5000 ai 10.000 non mi ha creato difficoltà, perciò continuerò a fare entrambe le distanze. E sabato ci riproverò sulla più corta. Sono felice per me, per il mio gruppo, per mio padre e per il mio allenatore. Il coach ed io ci meritiamo questa medaglia». La merita soprattutt­o lui, simbolo della nuova Italia. Yeman è nato a Deffe, villaggio a quasi 3000 metri di quota. Aveva set- te anni quando, con nelle orecchie gli echi di una sanguinosa Guerra Civile, nel 2003, insieme a cinque fratelli e a due cugini, viene adottato da una coppia milanese, Roberto e Luisa Crippa. Viveva in un orfanotrof­io di Addis Abeba, dopo che i genitori naturali erano morti in succession­e di malattia. Impossibil­e stare a Milano: la famiglia, allora, si trasferisc­e in una casa su tre piani di Montagne, comune di poco più di 200 abitanti vicino a Tione, nelle valli Giudicarie. Yeman («Il braccio destro di Dio»), comincia col calcio. Poi prende a correre. Senza più fermarsi.

GLI ALTRI Il resto della giornata azzurra offre alcuni altri acuti. Nella batteria dei 400, anche in funzione staffetta, piace Matteo Galvan: il vicentino, con 45”48, centra il terzo tempo complessiv­o (al netto dei 12 già promossi), migliorand­o lo stagionale di 27/100. Bene anche un coraggioso Yoghi Chiappinel­li che nella seconda semifinale dei 3000 siepi si mette in testa e non molla la presa fino a chiudere vittorioso in 8’28”41, trascinand­o Ahmed Abdelwahed (5° con 8’28”80) con sé in finale. Nelle 50 km di marcia decimi Marco De Luca e Mariavitto­ria Becchetti, con personale migliorato di 8’. Sorprende Simone Cairoli: dopo la prima giornata del decathlon è sesto con 4210 punti, a 72 dal podio virtuale. Per il 28enne lombardo personali nel lungo all’aperto (7.49) e nei 400 (48”77).

LA CHIAVE Yeman, alla sua seconda uscita su questa distanza, è rimasto a lungo coperto per uscire forte nel finale

 ??  ?? FELICE La volata per il bronzo di Yeman Crippa, 21 anni, gruppo sportivo Fiamme Oro COLOMBO
FELICE La volata per il bronzo di Yeman Crippa, 21 anni, gruppo sportivo Fiamme Oro COLOMBO

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy