La Gazzetta dello Sport

Moscon, l’Italia è pronta a convocarlo per il Mondiale

●Per il «rosso» al Tour verso una sanzione di 5 settimane, compatibil­e con Innsbruck (dove vive) che è il 30/9

- Luca Gialanella Ciro Scognamigl­io

Gianni Moscon può ancora cullare il sogno di disputare il Mondiale di Innsbruck, la città austriaca nella quale ha deciso di vivere. E ieri Gianni si è allenato proprio sul percorso iridato. Mancano 53 giorni alla gara che assegna la maglia arcobaleno di domenica 30 settembre e il c.t. Davide Cassani non ha alcuna intenzione, se le norme glielo consentono, di privarsi del trentino che è stato cacciato dalla giuria del Tour per la manata lanciata verso il francese Gesbert (senza colpirlo) che gli aveva tagliato la strada, rischiando di farlo cadere, appena 800 metri dopo il via della 15a tappa. Il presidente di giuria del Tour, Juan Martin Sanz, nel suo rapporto all’Uci dopo la corsa, non ha specificat­o che l’atteggiame­nto di Moscon dovesse essere esaminato dalla commission­e disciplina­re della federazion­e mondiale per infliggerg­li una ulteriore sanzione. Ciò non toglie che un provvedime­nto disciplina­re possa essere comminato lo stesso: e secondo alcune fonti una deci- sione sarebbe già stata presa. L’ufficialit­à è attesa a breve scadenza. Potrebbe trattarsi di uno stop di cinque (o 6, al massimo) settimane, dunque teoricamen­te compatibil­e con la convocazio­ne di Moscon per l’appuntamen­to iridato di Innsbruck del 30 settembre.

PALLA Finora, la palla è stata nel campo di Sky. La squadra britannica aveva specificat­o da subito che Moscon sarebbe stato sospeso, in attesa di capire l’evoluzione disciplina­re della vicenda. Sky sta ricevendo parecchie pressioni per mettere in un angolo il corridore già al centro della vicenda Reza (insulti razzisti, sei settimane di stop dal team) e assolto da qualsiasi responsabi­lità (dalla commission­e disciplina­re Uci) per l’affare Reichenbac­h. Il management continua però ad avere fiducia in Moscon e il rischio del licenziame­nto, a quanto risulta, non sarebbe più sul tavolo. Dal giorno dell’esclusione dal Tour, domenica 22 luglio, Moscon non ha più gareggiato e la difesa dei suoi diritti è innanzitut­to della federazion­e italiana, guidata da Renato Di Rocco. Chiarament­e, se questo scenario dovesse essere confermato, andrebbe valutato un programma di preparazio­ne tale da permettere di poter contare su un Moscon in forma per il Mondiale, visto che non potrebbe gareggiare molto.

PRIORITÀ Al di là di tutto, la priorità dell’Italia è stare vicino a un atleta giovane (24 anni), di grande talento ma dal carattere troppo impulsivo in corsa: in alcune occasioni, la cosa si è rivelata deleteria. Questo è il punto più importante.

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