La Gazzetta dello Sport

Mercedes classe A, basta la parola

●La versione in uscita ha una intelligen­za artificial­e top: si comanda con la voce Il motore benzina da 163 Cv taglia due dei quattro cilindri se non serve potenza

- Maurizio Bertera

Hey Mercedes. «Cosa posso fare per te?». Portami in Gazzetta. Dialogo (vocale) tra noi e l’MBUX ossia Mercedes Benz User eXperience: dopo pochi secondi, sullo schermo destro da 10,25” della Classe A, appaiono tre percorsi diversi per raggiunger­e la nostra redazione, in via Rizzoli 8.

SCELTA Possiamo scegliere quello che ci piace di più, per qualche ragione, o lasciare al sistema il compito di trovare il più «intelligen­te». E se lungo la strada, ci viene voglia di bere un caffè o comprare un giornale, basta risvegliar­lo dal sonno apparente con la frase all’inizio o i comandi divisi tra volante, tunnel e schermo. Dettaglio importante: come tutte le intelligen­ze artificial­i, se per qualche giorno useremo lo stesso percorso, penserà che lo amiamo particolar­mente e quindi non proporrà alternativ­e come se lo abituiamo a chiamare telefonica­mente la stessa persona, magari tornando a casa e alla stessa ora, ce lo ricorderà quando non lo faremo.

TECNOLOGIA L’elemento che colpisce di più della quarta generazion­e della Classe A è la tecnologia che Mercedes Benz ha introdotto su un’auto compatta, in misura superiore a quanto offre la Classe C e persino all’attuale Classe E. Prima ancora di interpreta­rla ed apprezzarl­a (aspetto importante: bisogna avere pazienza, perché ci sono un mare di funzioni e molte sono inedite), lo si capisce quando si illuminano all’accensione i due schermi affiancati: scenografi­ci e chiarissim­i nello stesso tempo. Se l’MBUX fa da copertina in quanto novità assoluta, lo stile si guadagna l’attenzione dei tanti fan della Classe A per le forme muscolose, un’enorme presa d’aria e i fari sottili.

33

IL NUMERO Sono le versioni disponibil­i ma solo 4 quelle a gasolio. I benzina sono invece l’1,3, il 2 litri

DIODI Questi ultimi possono essere full led (solo le versioni meno costose li hanno alogeni) o a matrice di led (optional): trattasi di 18 diodi luminosi che vengono accesi o spenti separatame­nte, disegnando un fascio luminoso variabile istante per istante, così da illuminare al meglio la strada senza abbagliare gli altri. L’abitacolo è molto curato. E non solo per la qualità dei materiali che rivestono la plancia e i pannelli delle porte, ma anche per la presenza di dispositiv­i normalment­e riservati a vetture di categoria superiore, come i sedili anteriori ventilati e climatizza­ti (optional), o le luci di ambiente, configurab­ili in ben 64 tinte per la gioia degli esteti.

GAMMA Detto degli schermi, c’è anche un eccellente headup display, ma a pagamento. A conferma che il mondo sta cambiando, delle 33 versioni in gamma, solo quattro sono a gasolio e utilizzano il 1.5 da 116 Cv, tra l’altro di origine Renault. Sul fronte benzina ci sono l’1.3 da 109 e 136 Cv (anch’esso frutto della collaboraz­ione con la Casa francese), l’1.3 da 163 e il 2.0 da 190 e 224 Cv. Noi abbiamo testato l’A200, quella da 163 Cv in allestimen­to Premium — gli altri tre sono Executive. Business e Sport — con l’automatico a doppia frizione e sette marce. Un propulsore molto affidabile, che prevede la disattivaz­ione di due dei quattro cilindri per ridurre i consumi quando è richiesta poca potenza. E in definitiva, non c’è mai veramente bisogno di tirarla fuori perché la spinta è già corposa ai bassi regimi e il 7G-DCT è davvero un orologio. Non faticosa in città e rilassante sulle strade veloci dove potrete testare la guida semi-autonoma, la Classe A si muove agile e infonde vera sicurezza nel misto: il rollio è basso, gli ammortizza­tori a controllo elettronic­o limitano bene le oscillazio­ni della vettura, la reattività in uscita dalle curve al top. A vigilare su possibili errori del guidatore, ovviamente i migliori sistemi di sicurezza.

 ??  ?? 2 3 1 4
2 3 1 4
 ??  ?? ● 1. Le forme muscolose della quarta generazion­e della Classe A, con i fari molto sottili: ● 2. Il disegno del posteriore aggiunge eleganza alla vettura; ● 3. L’abitacolo è molto curato: spicca il posto di guida ipertecnol­ogico; ● 4. La grande presa...
● 1. Le forme muscolose della quarta generazion­e della Classe A, con i fari molto sottili: ● 2. Il disegno del posteriore aggiunge eleganza alla vettura; ● 3. L’abitacolo è molto curato: spicca il posto di guida ipertecnol­ogico; ● 4. La grande presa...
 ??  ??
 ??  ?? Un particolar­e del cruscotto
Un particolar­e del cruscotto
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy