Da Buffon a Balo fino alla novità Var «Ligue des talents»
●Nel Paese dei campioni del mondo si ricomincia: tutti a caccia del nuovo Psg di Tuchel, Gigi e Neymar
Anche con tutta la buona volontà, difficile immaginare un finale diverso per la Ligue 1. L’unica speranza sta nel fatto che, contrariamente alla Juventus, negli ultimi sette anni il Psg dell’emiro del Qatar ha steccato due volte: agli albori della nuova era, nel 2012, con Ancelotti insediatosi però solo a metà stagione; e un anno fa, il primo con Emery in panchina. Uno spiraglio per le rivali visto che ora c’è Tuchel al posto del basco. Solo che poi basta scorrere la rosa parigina per rassegnarsi. Anche perché a fare da tutore ai vari Neymar, Mbappé e Verratti è arrivato Buffon che sarà presentato domenica ai tifosi prima del debutto con il Caen. E poi il Monaco degli italiani Raggi, Pellegri e Barreca fa i conti con l’ennesima rifondazione. E rischia il sorpasso del Lione. E del Marsiglia che aspetta Balotelli e stasera con il Tolosa inaugura il campionato del Paese dei campioni del Mondo.
TALENTI Un mese fa in campo a Mosca per la finale mondiale c’era però solo un francese di Ligue 1. Guarda caso il parigino Mbappé. Otto erano in panca. E Lemar è già migrato dal Monaco all’Atletico Madrid. Forse per questo la Lega ha adottato uno slogan promozionale che punta più sui contenuti ● Miliardi di euro è la cifra raccolta dalla Lega per i diritti tv della Ligue 1 a partire dal 2020. Un affare in anticipo per sfruttare il successo ● Le giornate di squalifica che Mario Balotelli deve scontare per una sanzione ricevuta nella scorsa stagione. L’azzurro al momento si allena a Nizza
che sui pronostici: «La Ligue des Talents». Tra i giovani vanno così seguiti Kimpembe del Psg, Terrier e Aouar del Lione, Pellegri da erede di Falcao al Monaco, la mezzala Lopez del Marsiglia, Thuram jr al Guingamp, l’esterno Sarr del Rennes.
EFFETTO NEY Se non va dimenticato che la Francia esporta meno giocatori solo del Brasile, è stato però un brasiliano a dopare il movimento calcistico locale. Neymar ha garantito visibilità mondiale a un campionato che ha aumentato del 7% l’affluenza negli stadi, nuovi o rinnovati per l’Europeo del 2016, e dove da domani tornano, a St. Etienne e Amiens, i posti in piedi in curva: novità dal ‘92 e i 18 morti del Furiani di Bastia. L’effetto Ney poi ha generato un +25% delle audience tv. E la Lega ha anticipato strategicamente l’asta dei diritti tv per il triennio dal 2020 incassando la cifra record di 1,15 miliardi a stagione: +385 milioni dal precedente bando.
CON VAR Si riparte anche con la Var. Un sollievo per Rudi Garcia: «Con la moviola saremmo in Champions». Ma il suo Marsiglia, finalista di Europa League e quarto a maggio, può ambire al podio. Soprattutto se dopo il croato Caleta-Car arrivasse Balotelli. L’azzurro però si allena ancora con il Nizza di Vieira, esordiente su una panca europea. Per i rinforzi c’è tempo fino al 31 agosto. Il Lione potrebbe così compensare gli addii di Fekir o Depay senza stravolgere la rosa. Come invece ha fatto il Monaco che ha venduto il centrocampo titolare e comprato molti giovani, oltre al russo Golovin, già infortunato. Tocca a Jardim ritrovare la formula magica che gli permise di soffiare lo scudetto al Psg, nel 2017. In attacco però aveva Mbappé, ormai parigino doc.
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I RAGAZZI
La Lega usa lo slogan che valorizza i giovani per dare lustro al torneo
Da seguire Kimpembe (Psg), Terrier (Lione), Pellegri (Monaco)