Atletica ancora di bronzo
EUROPEI: PALMISANO TERZA NELLA MARCIA, TAMBERI E CRIPPA QUARTI, DAISY QUINTA
Dicevano non fosse in grande condizione, reduce da una stagione difficile, forse distratta dai preparativi per l’imminente matrimonio. Antonella Palmisano, invece, si conferma marciatrice di razza. La leader di un movimento che, pur meno vincente che in passato, raramente fa mancare il proprio apporto al medagliere azzurro. La 28enne tarantina, al termine di una gara tribolata e di livello, è bronzo nella 20 km. Come lo scorso anno ai Mondiali di Londra. Meno fortuna in campo maschile: Massimo Stano, quarto, manca il podio di un secondo.
FUGA DI GAS Gara tribolata, s’è detto. Perché partita insieme a quella maschile, 1h50’ dopo quanto previsto. Succede infatti che, poco prima del via, lungo il percorso cittadino – un circuito di due km intorno alla Chiesa della Memoria dell’imperatore Guglielmo – si avverte forte odore di gas. Si pensa a un guasto tecnico, a una fuga. Intervengono subito i vigili del fuoco e il pensiero di molti, inevitabilmente, va all’attentato avvenuto nei pressi il 19 dicembre 2016. Provocò 12 morti e 56 feriti. Massima precauzione, quindi. E tempi dilatati. Fino alla decisione, senza precedenti per una 20 km continentale, di una partenza comune uomini-donne. Non da tutti presa di buon grado. Soprattutto da parte delle ragazze, costrette a scaldarsi due volte, a una riattivazione non usuale e ad alimentarsi nel mentre. Patrizio Parcesepe, coach e testimone di nozze di Antonella (appuntamento il 22 settembre nella sua Mottola, il fortunato è l’ex marciatore Lorenzo Dessi), approfitta della presenza nei dintorni di Marisa Masullo. L’ex sprinter, la più azzurra di sempre, 79 volte in Nazionale, ai suoi tempi abituata a gestire più impegni ravvicinati, dà qualche buon consiglio ad Antonella. «E’ proprio stata utile» dice lei.