SUBITO PIPITA
Buon primo tempo in casa del Real Il Pipita convince, difesa da registrare ●Bel debutto in rossonero dell’ex Juve, a segno dopo appena 4’. Subiti 3 gol per errori difensivi
Sconfitta col Real per 3-1. Gran gol: Higuain c’è, il Milan quasi. Bakayoko in arrivo, Locatelli al Sassuolo
Ciò che gli interisti sognavano di vedere il 21 ottobre a San Siro è accaduto ieri al Bernabeu: Modric contro il Milan. Un cioccolatino in più per il popolo del Real che, dopo aver perso Cristiano Ronaldo, temeva di perdere anche il genietto croato. Invece Luka è entrato nel finale e ha partecipato alla festa per il 28° Trofeo Bernabeu vinto. Il Milan, sconfitto 3-1, non esce troppo male. Anzi, contro i campioni d’Europa, in formato lusso (mancava il solo Modric all’inizio), pronti a giocarsi la Supercoppa europea mercoledì contro l’Atletico Madrid, il Diavolo ha giocato un buon primo tempo, ha costruito e concluso. Ha già scoperto quanto vale Higuain, applauditissimo dal suo antico pubblico, e ha fatto debuttare Caldara. Ma Gattuso dovrà registrare in fretta la difesa, colpevole di quasi tutti i gol subiti. Ha peccato anche il neo capitano Romagnoli, mentre Donnarumma, stimolato da Reina, ha messo buone pezze. I gol di Bale e Mayoral, nei recuperi dei due tempi, hanno appesantito il bilancio.
SUBITO PIPITA Benzema ci ha messo due minuti per spiegare al Bernabeu, orfano di CR7: «Tranquilli, ora segno io». A Higuain sono bastati quattro minuti per fa sapere al Milan: «Con me hai comprato i gol». Le due reti spiegano tanto. Benzema ha monetizzato il lavoro della squadra, concludendo a sinistra un’azione cominciata a destra. Higuain si è costruito il suo da solo. Ci sta. Il francese veste il bianco da una vita. Il Pipita era all’esordio nella squadra nuova. Infatti ha speso più fiato a parlare che a correre per cercare l’intesa con i compagni anche a parole. È già tanto aver trovato un centravanti che prende una palla sgattaiolata fuori dall’area e la trasforma in gol. Ma ora Gattuso dovrà costruirgli attorno una macchina che lo rifornisca con continuità. Ciò che ha mostrato ieri il Real potrebbe essere un’indicazione di lavoro. Lopetegui è deragliato dal 4-3-3 allineando la fisicità di Kroos e Casimiro davanti alla difesa e stendendo un tridente creativo alle spalle di Benzema: Bale e Asensio larghissimi e Isco in mezzo libero di accendere idee in verticale. Cioè 4-2-3-1. Alla prima sovrapposizione di Carvajal che ha mandato in bambola Borini è arrivato il cross che il francese ha incornato in rete. Morale: Benzema coccolato da tutti, ali, terzini, trequartisti…
IDEA DI FUTURO Higuain è rimasto molto più solo, perché Borini si è annullato da solo facendo il terzino, perché i terzini (specie Rodriguez) si sono proposti molto meno dei dirimpettai, perché Biglia ha sbagliato la misura di alcuni lanci, perché la catapulta di Bonucci non c’è più, e perché il Pipita non aveva alle spalle un Isco. In questo senso sono stati preziosi gli accentramenti di Suso, che si stacca dalla fascia molto più di prima per assistere l’argentino come faceva Insigne. Ma ancora più interessante l’idea di Rino nella ripresa con l’ingresso di Calhanoglu e Cutrone: un 4-23-1 tipo Real, appunto. Il turco (assente col Genoa per squalifica), in posizione di trequartista, è il ponte ideale tra il lavoro di squadra e il talento realizzativo di Higuain. Gattuso dovrà mettersi al lavoro per trovare presto la formula giusta. Ha diverse opzioni. Se immaginiamo un 42-3-1 con Bakayoko e Kessie davanti alla difesa, protezione e spinta (con Biglia in alternativa), e il tridente Suso, Calhanoglu, Bonaventura, prevediamo un Pipita molto più assistito e quindi più pericoloso. Ma per ora va bene così. Il Milan di Leonardo e Maldini, trasfigurato nella proprietà, dopo un’estate di amichevoli dignitose, grazie al buon lavoro di Gattuso, può iniziare il campionato con la serenità della coscienza a posto. E poi Modric non giocherà il derby. Mica poco.
LA VARIANTE Nella ripresa un interessante 4-2-3-1 con Calhanoglu trequartista: Gattuso lavora alle alternative