Spalletti frena «Calati troppo nel 2° tempo E Lautaro...»
●«●ol meraviglioso, certo, ma poi lui deve essere continuo e feroce nell’aiutare la squadra a salire, a respirare»
L’atteggiamento è sempre il solito. Camminate avanti e indietro nell’area tecnica, urla, indicazioni continue e la volontà di provare a telecomandare i suoi dalla panchina. E alla fine Luciano Spalletti ha aspettato tutti suoi ragazzi per scambiare un cinque che sa di abbraccio, di carezza paterna. Perché la sua creatura cresce, e cresce bene. Di condizione, di personalità, di convinzione. L’ultimo test pre campionato regala al tecnico un’altra bella Inter: compatta quasi fino alla fine, quando una prodezza di Handanovic ha salvato il risultato che l’Inter fin lì aveva strameritato, concedendo praticamente nulla a una grande del calcio europeo come l’Atletico. Ma Spalletti tiene i toni bassi. «Le valutazioni però vanno fatte su due tempi – sottolinea SUI CALI DI CONCENTRAZIONE subito il tecnico a InterTv -, nel primo tempo abbiamo fatto le cose corrette, dimostrando di essere pronti anche nel lavoro sporco. Nel secondo invece abbiamo fatto molto meno, concedendogli il pallino del gioco. Certo, sono pure entrati dei giocatori straordinari, ma noi avevamo la partita in mano e dovevamo far girare palla. Non perderla subito».
PREOCCUPAZIONE ASAMOAH Spalletti conferma Dalbert alzando Asamoah. Il ghanese però è uscito poi sofferente, creando un minimo di preoccupazione. Intanto buone risposte sono arrivate dall’attacco, dove la coppia Lautaro-Icardi continua a crescere. Ma soprattutto in fase di non possesso Spalletti ha da ridire. Perché mentre il capitano lo trovi ovunque, anche sulla bandierina (lato difensivo) e intercettare un cross pericoloso e chiudere una potenziale occasione per l’Atletico, Lautaro in questo non lo ha convinto. E non è stato l’unico: «Ha fatto un grande numero, un bel gesto ad effetto. Ma bello per i tifosi e per i giornalisti. Però poi bisogna anche lottare con ferocia, far salire la squadra e proteggere la palla altrimenti si rischia di vanificare tutto – ha evidenziato a Sky -. In alcune circostanze la pezza ce l’hanno messa i difensori, con interventi importanti. Dobbiamo essere più attenti ed equilibrati. C’è da fare molto lavoro per continuità e concentrazione, perché qualcuno abbassa il rendimento quando sale la garra» Chiusura su Modric: «Dovete parlare Ausilio, decide lui. Però il fatto che uno che ha vinto la Champions vuole venire da noi a me riempie di gioia».
C’È CHI ABBASSA IL RENDIMENTO QUANDO SALE LA “GARRA”
IL TECNICO NERAZZURRO