La Gazzetta dello Sport

Modric deluso non si arrende Il Real fa muro e temporeggi­a

●Keita arriva domani per firmare Se sfuma Luka possibile un rinforzo in mezzo solo se parte Joao Mario

- Valerio Clari

nessuna apertura. essun segno di cediMILANO­mento, Il Real Madrid non molla di un centimetro, sulla questione Luka Modric. Il croato ieri è stato convocato e poi lanciato nella mischia a 15’ dalla fine della partita contro il Milan. Il Bernabeu gli ha tributato un lungo applauso, lui non ha mostrato reazioni particolar­i. A fine gara si è messo a parlare a lungo con Higuain, e non sembravano convenevol­i, ma «consultazi­oni di mercato». Il club lo gestisce facendo finta di nulla. La linea dei blancos, dettata da Perez, è chiara: non esiste un caso perché non c’è nessuna intenzione di far partire il Pallone d’oro di Russia 2018. Da parte sua Modric non si è ancora veramente

N● i gol di Luka Modric con la maglia del Real Madrid. Il 32enne centrocamp­ista croato ha giocato 257 partite ufficiali con il club di Florentino Perez

arreso, né tantomeno ha digerito il blocco del Real.

DELUSO Il giocatore venerdì ha ribadito al presidente la volontà di partire. Aveva scelto l’Inter, come ampiamente testimonia­to dai rapporti stretti, social e no, che tiene con i compatriot­i interisti. Il rifiuto secco ad aperture su una sua cessione, e la sconfessio­ne di quella promessa che gli era stata fatta in passato proprio da Florentino lo hanno deluso. Il numero 10 dei blancos non vuole rompere AFP con l’ambiente con gesti eclatanti, come quello di Kovacic (che si era messo in una specie di sciopero), ma è frustrato e arrabbiato, nonostante le voci di un ricco rinnovo del contratto. Sa anche che il tempo stringe: se partirà per la Supercoppa Europea di Tallin, come tutto lascia presagire, i margini per la trattativa diventeran­no ancora più stretti. Nonostante questo la dirigenza interista non considera chiusa la questione. Ieri il d.s. Pietro Ausilio, a Madrid per il match del Wanda Metropolit­ano, di fronte alle telecamere ha tagliato corto: «Adesso c’è la partita». Come sempre in questa trattativa, la posizione dell’Inter deve essere giocoforza attendista. Nel caso la possibilit­à di arrivare al croato tramontass­e definitiva­mente, il club nerazzurro proverebbe a cercare un altro uomo per il reparto (anche se non un’alternativ­a in senso stretto a Modric), solo se sarà partito Joao Mario, riaprendo uno spazio nella rosa e nei conti economici. Per il portoghese, chiuso il mercato Premier, restano aperte le strade che portano a Spagna, Francia e Turchia. Senza la cessione di Joao il mercato si chiuderà con l’arrivo di Keita.

KEITA Per il senegalese la strada è segnata e definita, e porta da Montecarlo a Milano: anche i tempi si stanno chiarendo, Keita Baldé sarà nerazzurro domani. L’intesa con il Monaco è stata raggiunta sulla base di un prestito oneroso da 5-6 milioni, e un diritto di riscatto fissato a quota 30. La dirigenza interista è rientrata in sede già nella notte, fra oggi e domani verranno completati i contratti e poi l’ex laziale arriverà a Milano con l’agente Calenda per le visite mediche e la firma del nuovo legame con l’Inter, fino al 2023 (un anno di prestito più quattro). A quel punto l’attacco interista sarà al completo. Poi la linea passerà a Madrid, a Tallin o - chissà - altrove.

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Luka Modric è nato a Zara (Croazia) il 9 settembre 1985

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