Il Napoli si perde Flop a Wolfsburg Ancelotti in salita
●In campo la formazione migliore ma la manovra ha ancora troppi problemi. In avanti non basta Milik
Sarà stata una coincidenza, ma il miglior Napoli ammirato in questa mini tournée europea è stato quello visto a San Gallo, nell’amichevole col Borussia Dortmund, quando in campo Ancelotti ha schierato le seconde linee. Il bilancio non è per niente soddisfacente, alla sconfitta (5-0) rimediata dal Liverpool, s’è aggiunta quella inflitta dal Wolfsburg (3-1), nell’ultimo impegno prima del rientro a Castel Volturno. Altri tre gol subiti da una difesa imballata, mentre in attacco il solo Milik potrebbe non bastare per il campionato e la Champions, occorre che Insigne e Callejon intensifichino il loro impegno e che Mertens si confermi il marcatore di sempre.
DA RIVEDERE Carlo Ancelotti lascia in panchina il solo Allan dei probabili titolari, preferendogli Zielinski. In mediana c’è la conferma di Marek Hamsik dinanzi alla difesa, mentre Fabian Ruiz la completa sistemandosi a destra. Forse, le cose migliori della serata sono state prodotte proprio dal centrocampo almeno nella prima parte della partita. Il Wolfsburg corre di più, gli esterni offensivi spingono, a sinistra Brekalo mette sotto Hysaj che viene saltato sistematicamente. C’è poco d’innovativo nella prestazione napoletana, Ancelotti ha optato per una tattica attendista, preferendo le ripartenze. Ma il lavoro degli attaccanti è stato mediocre, nel primo tempo non ha prodotto un tiro in porta, l’unica opportunità l’ha avuta Lorenzo insigne, ma la sua conclusione da fuori area, s’è rivelata debole e facile da bloccare per Casteels.
DISAGI DIFENSIVI Avrà ancora da lavorare parecchio, Kalidou Koulibaly. I suoi movimenti sono macchinosi, deve ritrovare l’agilità e quello scatto bruciante che tante volte è servito per evitare il peggio. Il difensore senegalese è apparso in difficoltà in un paio di occasioni, quando s’è fatto anticipare, in area, prima da Weghorst (28’), conclusione respinta da Kernezis, e poi da Gerhardt (35’) che ha calciato alto.
FASCIA SINISTRA È da quelle parti che s’è sviluppato il gioco del Napoli, con le solite sovrapposizioni di Mario Rui e qualche buona apertura di Lorenzo Insigne per le conclusioni fuori misure di Callejon e Milik. Ed è sulla fascia mancina che Ancelotti interviene all’inizio della ripresa, dopo che il Wolfsburg è passato in vantaggio col gol di Brekalo: azione favorita da un errore in uscita di Insigne.
RIECCO MERTENS Dopo cinque giorni di allenamenti, Ancelotti ha deciso di fargli disputare il secondo tempo. L’attaccante belga, però, viene schierato sulla sinistra, in luogo di Insigne, con Milik confermato al centro dell’attacco. È la novità in una gara che ha offerto pochi spunti nella fase offensiva sostenuta dal solo Milik. Dopo due anni, Mertens è ritornato nel ruolo condiviso con Insigne nel suo primo biennio napoletano. E proprio dal suo destro a giro è arrivato il primo tiro verso Casteels ad inizio ripresa: il portiere tedesco compirà una prodezza al 20’ per deviare in angolo un gran sinistro di Milik. L’attaccante polacco sceglie il tempo giusto, al 25’, per lo stacco di testa, sul cross di Mario Rui, per il gol del pareggio. Ma l’illusione dura appena 60 secondi, perché Albiol, e Malcuit regalano la doppietta a Mehmedi, chiudendo una serata che richiederà qualche riflessione da parte dell’allenatore. A una settimana dal via del campionato, la difesa è apparsa appesantita, poco reattiva, messa in seria difficoltà dalla velocità degli attaccanti del Wolfsburg. D’accordo, le fatiche della preparazione, ma il Napoli non ha dato l’impressione di essere una squadra pronta, in grado di migliorarsi in così breve tempo. Il lavoro dei prossimi giorni servirà ad Ancelotti per rimettere in piedi un collettivo che ha saputo impressionare soltanto contro il Borussia Dortmund, quando in campo, per buona parte della gara c’è stato il Napoli 2.