La Gazzetta dello Sport

Tonfo Udinese: k.o. e fischi Il Benevento in festa con Tello

●Apre Machis poi la gran rimonta dei gialloross­i. Bianconeri in difficoltà

- PETRUSSI Stefano Martorano UDINE

Ifischi del proprio pubblico all’Udinese e gli applausi, più che meritati, al piccolo-grande Benevento di Bucchi, capace di espugnare in rimonta la Dacia Arena e di qualificar­si al quarto turno. La prima grande sorpresa in coppa Italia arriva da Udine, dove il blasone e la differenza di categoria non hanno pesato, ma a ben guardare non c’è stato proprio nulla di sorprenden­te nell’esito della partita decisa al primo supplement­are. Perché il calcio ha una sua logica pure in agosto e quando una squadra più razionale, organizzat­a e scafata come il Benevento di Bucchi s’imbatte in una ancora in via di costruzion­e, con tante belle idee ma con un preoccupan­te gap tra volere e potenza, come quella di Velazquez, allora il risultato ne diventa semplice conseguenz­a, lasciando intendere che i friulani sono ancora molto indietro nel loro progetto di rinnovamen­to. Adesso, l’eliminazio­ne in Coppa potrebbe comportare un paio di rivisitazi­oni in casa bianconera. La prima sul mercato, dove una punta centrale pronta deve poter garantire concretezz­a e qualità nelle sere nere di Lasagna. La seconda potrebbe invece arrivare sul piano tattico, perché il 4-2-3-1 su cui Velazquez ha lavorato fin da inizio ritiro ha lasciato intraveder­e preoccupan­ti crepe là in mezzo al campo, dove Mandragora e Fofana sono stati presi in mezzo a ripetizion­e.

SVOLTA Superata la buriana iniziale con l’autostima dei bianconeri alzata dal ritmo del possesso palla e col fraseggio corto nella metà campo avversaria, il Benevento ha capito che avrebbe potuto far male alzando il baricentro e portando un centrocamp­ista in più a dare fastidio in fase di impostazio­ne friulana. Tello e Viola si sono fatti in quattro nel compito, assieme a Nocerino, abile ad accorciare e dopo la prima mezz’ora, quella in cui l’Udinese ha trovato il super gol di Machis, con un destro al volo a incrociare, i campani hanno giustament­e esplorato a ripetizion­e la zona centrale della mediana, lasciando scoperto il nervo di un’Udinese progressiv­amente calata anche di condizione. La palla rubata in mezzo da Viola al 34’ del primo tempo, e sventata in corner da Larsen, ha fatto da spartiacqu­e, seguita dai pali colti nei 10’ minuti finali prima da Nocerino e poi da Coda.

LIMITI L’Udinese si è fermata lì, consapevol­e di non avere ancora l’organizzaz­ione per sopperire ai buchi centrali. La ripresa ha confermato le difficoltà, De Paul non ha infilato il raddoppio ed è calato il sipario, alzato dalla parte campana da Viola, abile a sfruttare un’incertezza di Nicolas; il portiere, alla sua prima ufficiale (Scuffet in partenza), ha prima tardato nell’uscita e poi ha lasciato scoperto il primo palo. Uno pari al 26’ e ancora tanto Benevento.

COLPACCIO Nei supplement­ari Tello ha infilato il raddoppio appoggiand­o in rete nel cuore dell’area friulana e alla fine Velazquez non ha ottenuto spinta né da Pussetto né dalla mossa disperata di Wague, alzato a centravant­i. Ecco perché da oggi, forse, in casa bianconera potrebbe essere contemplat­o il cambio di modulo, col passaggio al 4-3-3 o al 4-4-2.

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Il gol di Tello nei supplement­ari che ha deciso la sfida

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